Bonus, buoni fruttiferi e una truffa online sono i tempi che andremo a vedere nel dettaglio. Temi che toccano vari ambiti ma che hanno fatto alzare l’interesse generale.
Sono sempre tantissime le notizie di economica che riguardano soprattutto gli italiani. Negli ultimi giorni sono stati tre gli argomenti di discussione, temi che hanno riguardato un interessante bonus, dei buoni fruttiferi e una corposa truffa.
Da come possiamo vedere, sono tre temi decisamente diversi e importanti anche se per motivi diversi. Partiremo da un bonus da 300 euro per poi passare dei buoni fruttiferi di Poste Italiane dall’incremento sostanzioso per finire ad una truffa che ha colpito numerosi clienti di un noto istituto bancario italiano.
Il Presidente di AGSM-Aim, Federico Testa, ha spiegato di come le famiglie italiane in difficoltà siano davvero molte. Per questo motivo, sono stati stanziati più di 6 milioni di euro per dare vita ad un bonus che va a braccetto con molte altre agevolazioni in questo 2023.
Questo bonus da 300 euro, quindi, è un aiuto da prendere in considerazione per chi rispetta questi requisiti: famiglia con massimo 4 figli a carico; non ricevere reddito o pensione di cittadinanza; ISEE che va tra 15.000 euro e 18.000 euro. Questi sono i requisiti da rispettare per il bonus che ha valenza solo per quest’anno. Si richieste l’attestazione ISEE del 2020 oppure, ove fosse disponibile, quella del 2022 che mostra i dati del 2021.
La domanda per questo bonus AGSM-AIM può essere fatta entro il 15 aprile 2023. La richiesta può essere eseguita tramite sportelli dell’ente, call center oppure tramite il portale agsmaimenergia.it/bonus-sostegno.
I buoni fruttiferi sono una della soluzioni che più preferiscono i risparmiatori italiani. Tra le tante possibili opzioni ci sono quelli offerti da Poste Italiane che viaggiano sia sul medio-lungo periodo sia sul medio-breve e possono garantire un certo quanto sostanzioso introito.
Partiamo con il medio-lungo termine, qui abbiamo: il buono 4×4 dal rendimento del 3% e dalla durata di 16 anni, in cui con un investimento da 4.000 euro potremmo accogliere alla scadenza 6.116,48 euro. Abbiamo poi il buono 3×4 durata di 12 anni e interesse riconosciuti dopo 3 anni. In ultima battuta abbiamo il buono ordinario con interessi riconosciuti in maniera bimestrale e rendimento del 2,50%. Alla fine il risparmiatore accoglierà 6.234,02 euro.
Sul medio-breve, invece, Poste Italiane propone altri buoni fruttiferi altrettanto interessanti: buono 3×2 con rendimento crescente fino al 2% e durata di 6 anni; BFP 4 anni Risparmio Semplice con rendimento dell’1,50%, durata di 4 anni e sottoscrizioni automatiche; buono rinnova per chi vuole rinnovare dei buoni che sono scaduti.
Sono davvero tantissime le truffe che ogni giorno coinvolgono gli italiani. Questa volta, il mirino dei criminali si è rivolto verso i clienti di Intesa Sanpaolo tramite una comunicazione, questo caso mail, che annunciava del conto bloccato. Nel testo si solleticava la potenziale vittima ad inserire, al link presente, i suoi dati per non avere poi il fermo definitivo al conto.
La richiesta dei dati, in questo tipo di truffe, è quasi la regola e se questi vanno poi inseriti al link truffaldino allora andremo a consegnare le nostre informazioni. Cosa che permetterà ai truffatori di svuotare il nostro conto. Ragion per cui non clicchiamo mai su link o allegati presenti in queste comunicazioni e in caso di dubbio rivolgiamoci ai canali ufficiali dell’ente per chiedere delle spiegazioni. Gli operatori ci comunicheranno la tentata truffa e potremmo così eliminare tranquillamente il messaggio.
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