Denise Pipitone, Madelaine McCann, Bruno Romano e gli altri bambini scomparsi senza lasciare traccia: che fine hanno fatto?
Come è possibile sparire nel nulla, senza lasciare alcuna traccia? Dove finiscono i bambini scomparsi? Sono solo alcuni degli interrogativi che salgono alla mente quando ci si trova davanti l’ennesimo caso di cronaca.
Nei primi sei mesi del 2022 sono scomparsi in Italia oltre 6300 minori, i dati rilasciati dalla Polizia denunciano una casistica che non può non allarmare. Molti di loro sono spariti nel nulla, altri sono stati portati all’estero e non hanno fatto più ritorno, in entrambi i casi ci troviamo davanti a famiglie distrutte, disperate.
Alcuni hanno fatto ritorno a casa o nelle strutture in cui erano stati affidati, di altri, come Denise Pipitone o Angela Celentano sembrano essere scomparsi nel nulla.
Come è possibile andare avanti con un figlio scomparso? Come insegna la vicenda di Albano Carrisi e Romina Power non tutti reagiscono allo stesso modo, se il primo ha fatto i conti con la scomparsa di Ylenia, la seconda non si è mai rassegnata all’idea di non rivederla. Come Piera Maggio che dal 2004 non ha smesso un secondo di cercare la sua Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni da Mazara del Vallo.
Proprio in queste ore una ragazza bosniaca è stata sottoposta al test del DNA, Piera Maggio e Pietro Poluzzi hanno scoperto di questa svolta -stando a quanto riferito dall’Ansa– dopo aver ricevuto una serie di messaggi sul cellulare. Nessuna comunicazione ufficiale per la famiglia di Denise, che cerca di non farsi illusioni in queste ore di attesa.
I riflettori sul caso della piccola di Mazara del Vallo non si sono mai spento, merito sopratutto di mamma Piera, la quale negli ultimi 19 anni non si è mai fermata o rassegnata, rendendo Denise la figlia di tutti.
Il 23 marzo 1990 era un pomeriggio come tanti a San Giovanni Apostolo, un quartiere periferico di Palermo conosciuto al tempo come Cep. Santina Renda, come spesso accadeva il pomeriggio, giocava con la sorellina e gli amichetti in strada. I bambini si trovavano in una strada chiusa, poi dal nulla una macchina si è avvicinata e con lei Santina è sparita nel nulla.
Quando la sorellina non vedendo tornare Santina ha lanciato l’allarme i genitori si sono precipitati in commissariato per denunciare la scomparsa della bambina. Dopo che la trasmissione Chi l’ha visto? diffuse le immagini della piccola Renda, un uomo si presentò in commissariato affermando di aver visto la bambina in compagnia di un uomo rom. Purtroppo nessuna delle piste seguite negli ultimi anni ha permesso alla famiglia di riabbracciare Santina.
Siamo a Roma, nel quartiere Africano, ben lontano dai monumenti e dalla ricchezza del centro della Capitale. Siamo nella Roma di periferia, quella fatta di baracche e roulotte, ma anche tanta povertà e solitudine. Proprio da qui, il 26 dicembre 1995, Bruno Romano scompare senza lasciare alcuna traccia.
Il dodicenne lascia la roulotte, in cui vive con i genitori e otto fratelli, per recarsi in visita dalla nonna. La Polizia indaga da prima sulla famiglia, poi si apre uno spiraglio nelle indagini. Come riportato da Fanpage infatti, emerge che il piccolo Bruno Romano era vicino agli ambienti della prostituzione omosessuale, un fenomeno molto diffuso all’epoca intorno alla Stazione Termini.
I fratelli di Bruno raccontarono poi di un uomo, un fotografo, che si era aggirato spesso nel campo e che li aveva fotografati. Solo due anni dopo la scomparsa di Bruno questa pista darà i suoi frutti. Un’informativa firmata dall’allora vicequestori Nicola Calipari rese noto che una fonte fiduciaria parlava di un uomo benestante che, proprio nel quartiere Africano, aveva il suo ufficio- studio.
La Polizia concentrò le indagini su un uomo, Marco Fassoni Accetti, già noto alla giustizia per estorsione, sequestro di persona e omicidio. Tuttavia a seguito della perquisizione del suo studio non furono trovati elementi che lo collegavano al piccolo Bruno, di cui la famiglia Romano non ha mai smesso di aspettare il ritorno.
Era il 3 maggio del 2007, la famiglia McCann si trovava in vacanza a Praia De Luz in Portogallo. Kate Healy e Gerry McCann avevano scelto la piccola località dell’Algarve per trascorrere qualche giorno di relax con i figli, Madeleine e i gemelli, Sean e Amelie.
La piccola Madeleine Beth McCann al momento della scomparsa aveva solo tre anni e si trovava insieme ai suoi fratelli nella stanza che ospitava la famiglia per qui giorni di vacanza. I coniugi McCann nel frattempo si trovavano a cena, a circa 120 m di distanza dalla camera, in compagnia di altre coppie di amici -tutte in vacanza con i figli.
Durante la cena, a turno, uno dei presenti lasciava il tavolo per monitorare i bambini così da non lasciarli incustoditi. Tra un controllo e l’altro, tuttavia, qualcosa deve essere accudito perché da allora si è persa ogni traccia della piccola Madeleine.
Negli ultimi sedici anni, nonostante una caccia all’uomo su vasta scala e le numerose piste seguire dagli inquirenti, non si è ancora fatta luce sulla scomparsa della bambina.
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