La carta d’identità elettronica può essere utilizzata al posto dello SPID in molteplici situazioni. Vediamo insieme quando è possibile usare la CIE.
Il mondo, anche quello della pubblica amministrazione, è sempre più tecnologico. Da anni conosciamo lo SPID, l’identità digitale, ma ora la carta d’identità elettronica si sta sempre più diffondendo mettendo da parte la sua versione cartacea.
La carta d’identità elettronica contiene al suo interno una memoria e un microchip in grado di fornire, nel caso ci fosse bisogno, le informazioni del diretto interessato. Per molti, politici compresi, sarebbe proprio lei la designata ad andare a sostituire lo SPID anche se il dibattito è ancora in corso.
Proprio questa forte discussione ha portato a chiedere se la CIE possa realmente prendere il posto dello SPID. Come ben sappiamo, l’identità digitale ci permette di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione, ma tale percorso è consentito anche dalla carta d’identità digitale? Vediamo come possiamo usare il documento.
La carta d’identità elettronica ha tutti i crismi della versione cartacea, è un documento ufficiale che serve per identificare la persona in questione in caso fosse necessario. Ma il lato elettronico fa quello step in più che porta la CIE a poter essere utilizzata per i servizi digitali della PA.
Tra i tanti servizi possibili possiamo citare quelli dell’Agenzia delle Entrate, l’INPS, i vari Comuni, accesso anche al sistema sanitario della Regione per fare richiesta del Fascicolo Sanitario Elettronico e molti altri servizi di questo tipo. Come ogni cosa c’è il rovescio della medaglia che qui si palesa nei limiti che la carta d’identità elettronica ha rispetto allo SPID.
Si può utilizzare la CIE anche per apporre la firma digitale sui documento. Una funziona possibile tramite l’app CieSign fornita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
La modalità di utilizzo della carta d’identità elettronica è leggermente diverso dallo SPID. Per poter utilizzare il documento al computer dovremmo scaricare il software che ci permetterà di leggere la CIE attraverso NFC oppure un lettore apposito. Possibile leggere la carta d’identità anche tramite smartphone con l’app CieID, cosa che permette l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Una volta scaricata l’app, sarà necessario registrare la nostra carta andando a fornire il consenso sulla politica di privacy. La registrazione si realizzerà andando ad inserire il codice a 8 cifre della carta e appoggiando la CIE sulla parte posteriore del dispositivo mobile, in genere l’NFC si trova nella zona alta.
La carta d’identità elettronica, dunque, è un documento utile sia nella vita quotidiana che nella vita online. Presenta dei limiti e quindi il suo utilizzo dipende molto dalle singole esigenze. Di certo, la CIE si sta imponendo sempre di più.
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