I cuochi di tutta italiana possono fare affidamento al bonus chef. Da poco è partita la possibilità di presentare la domanda, scopriamo tutte le condizioni.
Il mondo della cucina è composto da tantissimi protagonisti, alcuni sono conosciutissimi mentre altri meno ma tutti mostrano una qualità importante nel proprio lavoro. Per molti cuochi, ora, è anche possibile usufruire del bonus chef.
Il bonus chef è una misura atta a sostenere il mondo della ristorazione tramite un credito d’imposta dei cuochi che vanno ad operare all’interno di ristoranti e alberghi. Come molti bonus, l’erogazione scaturisce dall’apposita domanda che bisogna fare telematicamente sul portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Visto di come, durante la pandemia, questo settore è stato profondamente colpito un bonus può risolvere parte dei problemi. Vediamo, dunque, come fare richiesta e come si può utilizzare questo credito d’imposta.
Per ricevere il bonus chef bisogna rispettare una serie di requisiti e si dovranno dimostrare le spese erogate e la documentazione che giustifica le stesse. In aggiunta, il diretto interessato dovrà dimostrare di lavorare in una struttura apposita con un contratto subordinato oppure essere autonomo con partita IVA andando a prestare servizio dal primo gennaio 2021. Per le partite Iva c’è anche un altro bonus che riguarda i forfettari.
Per ricevere il credito d’imposta, le spese permesse dal Ministero sono: partecipazione a corsi di aggiornamento; acquisto di strumenti professionali per la cucina; acquisto di macchinari di classe energetica alta utili alla lavorazione, conservazione, trasformazione e cottura degli alimenti.
In caso di ricezione del bonus chef, il credito d’imposta, rispettando le risorse messe a disposizione, sarà del 40% delle spese sostenute tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2022. L’agevolazione per ogni beneficiario non potrà mai superare i 6.000 euro. La domanda potrà essere presentata entro il 3 aprile 2023 fino alle ore 15 e l’accesso alla sezione dedicata può avvenire tramite SPID, CIE o CNS.
Come anticipato in precedenza, il bonus chef si lega al credito d’imposta, questo potrà essere utilizzato tramite i pagamenti con F24. Una cosa da evidenziare è che il credito non viene considerato all’interno di IRPEF e IRAP e non determina in alcun modo il rapporto di deducibilità.
Altro aspetto da tenere in considerazione è che questo credito di imposta se non viene utilizzato in compensazione può essere girato ad altri soggetti o enti di credito. Dunque, molti cuochi possono approfittare di questa misura così da migliorare la loro attività lavorativa e, magari, recuperare il tempo perso durante la pandemia.
Conoscere il numero di conto corrente è importante per gestire tutte le operazioni in entrata…
Novità sulla manovra: nel 2024 cambierà l’assetto e l’assegnazione dei bonus, più spazio alla famiglia…
Chi stabilisce quando un lavoratore può andare in ferie? Tutto quello che c'è da sapere…
Il congedo parentale funzionerà diversamente nel 2024: ecco cosa cambierà l'anno prossimo rispetto alla legge…
È allarme per milioni di italiani a rischio della truffa Postepay. Nessuno deve aprire il…
Negli episodi de La Promessa dal 6 al 10 novembre si svelerà un segreto sconvolgente:…