Si ritorna a parlare di una truffa porta a porta, una frode antichissima ma che ha appena colpito in maniera fortissima un’anziana signora. Ecco cosa è accaduto e come difendersi.
La truffa può realizzarsi in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, in questo caso si torna a parlare di un inganno antichissimo: quello porta a porta. Nella vicenda coinvolta una signora anziana che avrebbe dovuto vendere dei libri.
Tutto è partito quando la donna coinvolta nella truffa ha visto arrivare alla sua porta un operatore che si è presentato come dipendente Treccani. Naturalmente, l’uomo nulla aveva a che fare con l’Istituto delle Enciclopedia Italiana. La donna ha messo le cose in chiaro negando la volontà di nuovi acquisti ma palesando quella di vendere alcuni testi.
Da questa volontà, l’operatore non ha perso l’occasione di farle sottoscrivere un contratto. Un documento che la donna pensava fosse utile per la vendita dei suoi libri ma che invece serviva al truffatore per l’acquisto di una Bibbia dal valore di 22.500 euro.
La truffa porta a porta mette nel mirino soprattutto anziani che vivono da solo. Come racconta Il Gazzettino, l’operatore ha ingannato una donna di 72 anni con manifeste difficoltà tali da farle percepire la legge 104. Questa truffa parte da lontano, da novembre, dove l’operatore ha contattato la signora per proporre una rivista Treccani come gratitudine per gli acquisti avvenuti nel tempo.
Come anticipato in precedenza, la donna ha rifiutato ma nei giorni seguenti è stata raggiunta da varie e insistenti telefonate. Tale insistenza ha portato la donna a concedere un appuntamento con la sola volontà di vendere dei libri. Dopo una settimana, l’operatore si presenta alla porta e subito inizia a comunicare le sue promesse ingannevoli. Dopo il monologo, il truffatore porta la donna a firmare un contratto pro-forma dove, però, si sottoscriveva l’acquisto di una Bibbia D’Angiò dal valore di 22.500 euro.
Inizialmente, la donna credeva di aver firmato un contratto di vendita ma insieme a suo marito si accorge dell’amara scoperta. La coppia decide di chiamare la sede di riferimento eppur ricevendo rassicurazioni nulla cambia, decidono così di rivolgersi all’Adico, associazione in difesa dei consumatori, ed è lì che scoprono il prodotto acquistato. I coniugi si sono affidati ad un legale per rendere vano il contratto sottoscritto, lo stesso ha sottolineato di come l’amarezza nasca dal fatto che i truffatori non si fermano davanti a nulla.
La truffa porta a porta è molto antica e cerca sempre di colpire, come abbiamo visto, gli anziani. I consigli per difendersi sono pochi e riguardano sia gli anziani che i più giovani. I primi devono fare sempre attenzione da chi vengono raggiunti, sia alla porta che al telefono. I più giovani, invece, possono dare una mano ai parenti più anziani ad evitare queste situazioni che alla fine possono davvero essere negative e portare a perdite pesanti.
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