In un periodo di forte pressione economica, gestire il proprio denaro in modo ottimale è fondamentale. Un trucco per risparmiare può essere Kakebo, come funziona? Questa politica può decisamente aiutare.
L’attuale panorama economico e finanziario non è dei più semplici, ed ecco perché tanti consumatori cercano di gestire al meglio le proprie finanze. Una tecnica che dovrebbe essere presa in considerazione è chiamata Kakebo.
Kakebo è un’arte giapponese che pone fortissima attenzione alla gestione del denaro. Chi conosce il Giappone sa di come la popolazione sia minuziosa su ogni ambito, tra questi anche quello economico. Il Kakebo non è altro che un libro contabile di famiglia dove si tiene conto di qualsiasi entrata e qualsiasi uscita.
Avere un libro contabile pone sicuramente in alto l’attenzione dei risparmiatori, così da evitare sprechi che in un momento del genere non sono assolutamente permessi. Il termine Kakebo indica sia la modalità che il libro, ma questa arte, secolare in Oriente, è arrivata solo di recente in Occidente. Andiamo, dunque, a vedere nel dettaglio come funziona questa tecnica.
L’arte chiamata Kakebo permette sia ai giovani che agli adulti di avere un quadro chiarissimo delle proprie spese, così come la regola infallibile del 50/30/20. Se quest’ultima si lega molto alla matematica, il Kakebo si rapporta a mostrare tutti i movimenti che si fanno con il proprio denaro.
Per prima cosa dobbiamo preparare un Kakebo (quaderno a quadretti) e una penna e iniziare a dividere tutte le spese in base alle categorie. La divisione, secondo questa tecnica, deve avvenire in quattro categorie: cultura, necessità, imprevisti e desiderio. Per cultura si intende partecipare a mostre, cinema, escursioni; il desiderio si spiega parlando degli hobby o degli acquisti in rete; le necessità sono le spese obbligate, quindi beni di prima necessità, rata del mutuo o canone d’affitto; gli imprevisti, sono le situazioni in cui si effettua una spesa che non era in programma.
Dopo aver dato vita alla suddivisione, si passa a determinare il livello della spesa. All’interno del libro contabile, andiamo ad inserire le entrate e le uscite realizzate dall’inizio del mese. Nelle entrate inseriamo anche i regali in denaro, paghette, stipendi per piccoli lavori mentre nelle uscite dobbiamo inserire anche i vari abbonamenti che abbiamo sottoscritto.
Dopo questa analisi, diamo vita agli obiettivi che si vogliono raggiungere. Anche questo passaggio deve essere stipulato all’inizio del mese e bisogna farlo segnando sul Kakebo sia gli obiettivi a breve termine sia a quelli sul lungo periodo. Menzione anche per i propositi come può essere quello di andare meno allo stadio.
Infine, dobbiamo porre una seria riflessione alla fine del mese dato che le spese nel quaderno sono inserite giorno per giorno. L’analisi dovrà riguardare i propositi ma anche gli obiettivi che sono o non sono stati raggiunti. Con questa riflessione si dovranno vedere i punti positivi di questo periodo e quelli negativi. Insomma, questa tecnica può davvero semplificare la vita di tutte le persone che sono ancora oggi in serissima difficoltà economica.
Conoscere il numero di conto corrente è importante per gestire tutte le operazioni in entrata…
Novità sulla manovra: nel 2024 cambierà l’assetto e l’assegnazione dei bonus, più spazio alla famiglia…
Chi stabilisce quando un lavoratore può andare in ferie? Tutto quello che c'è da sapere…
Il congedo parentale funzionerà diversamente nel 2024: ecco cosa cambierà l'anno prossimo rispetto alla legge…
È allarme per milioni di italiani a rischio della truffa Postepay. Nessuno deve aprire il…
Negli episodi de La Promessa dal 6 al 10 novembre si svelerà un segreto sconvolgente:…