È allarme per l’influenza aviaria. La situazione si sta facendo preoccupante dopo aver rilevato la presenza del virus. Anche cani e gatti sono in pericolo? Ecco che cosa è dato sapere.
Il Servizio Nazionale per la Sicurezza Alimentare (Senasa) ha lanciato l’allarme dopo che il virus è stato rilevato da un esemplare di uccello selvatico in Argentina. L’emergenza è stata dichiarata nelle ultime ore proprio nel Sud America, ma la paura sta prendendo il sopravvento anche negli altri paesi: che cosa potrebbe succedere ai nostri amati animali domestici?
Nelle settimane precedenti, l’influenza aviaria è stata rilevata in diverse parti dell’America centrale e meridionale, ma anche negli Stati Uniti e in Canada, creando scompiglio tra la popolazione. Sottolineiamo che, i dati raccolti dalla Woah, sono morti a causa del virus già 208 volatili, mentre nel Regno Unito sono stati registrati 200 casi di contagi tra mammiferi.
Al momento, l’Italia è vigile per quanto riguarda il rischio della trasmissione agli allevamenti avicoli, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha spiegato che non bisogna abbassare la guarda ed è un bene rimanere vigili ed essere prudenti. Il consiglio è quello di non toccare gli animali selvatici, anche se questi possano essere malati o morti, ma di segnalare la cosa alle autorità locali di riferimento. Ma se gli esseri umani possono adottare queste misure, cani e gatti rischiano di essere contagiati?
I padroni degli animali domestici possono tirare un sospiro di sollievo: non c’è rischio di contagio per cani e gatti dell’influenza aviaria. Per il momento, non ci sono ricerche scientifiche che testimoniano la trasmissione del virus verso gli animali domestici. A confermare questi dati è stato anche il ministero della Salute italiano il quale non ha riportato alcun caso di contagio.
Tuttavia, anche se al giorno d’oggi sembra improbabile che i cani e gatti possano contrarre l’aviaria, gli esperti consigliano di stare sempre allerta, dato che la trasmissione del virus da e verso gli animali domestici non è impossibile. I ricercatori, infatti, non possono escludere che in futuro ci spossano essere dei contagi di aviaria, dato che tali forme influenzali mutano molto facilmente.
Esattamente come l’essere umano, gli esperti hanno sottolineato che i cani e i gatti dovrebbero stare molto lontano dalle zone frequentate dai volatili che possono essere portatori di virus e quindi diventare un veicolo passivo di trasmissione dell’influenza ad altri allevamenti. Per gli animali domestici che vivono nelle zone urbane i pericolo sono quasi pari a zero.
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