La friggitrice ad aria fa male? È una domanda che si stanno ponendo molte persone nell’ultimo periodo e dopo l’exploit dell’elettrodomestico nelle case degli italiani. Di seguito facciamo chiarezza.
Il fritto piace a tutti, ma mangiarlo spesso e in grande quantità fa male. Per questo motivo in molti preferiscono rinunciarci, seppur a malincuore. Da quando però è uscita fuori la cottura di frittura ad aria, le persone si sono fiondate a comprare l’elettrodomestico così da consumare cibi fritti ma senza gli eccessivi apporti calorici. Ma davvero cuoce in maniera più sana rispetto alla friggitrice tradizionale?
La frittura richiede l’uso di abbondanti quantità di grassi che raggiungono temperature molto alte, rendendo l’alimento poco genuino e salutare. Per chi non vuole rinunciare al sapore delizioso e croccante dei cibi fritti, da un po’ di anni sta riscuotendo un grande successo la friggitrice ad aria, elettrodomestico che sfrutta l’azione dell’aria ad elevate temperature, così da usare poco olio.
Pare che questi strumenti ad aria permettano di ottenere lo stesso gusto e la stessa croccantezza della frittura classica, senza incidere troppo sulla dieta dato il minor impiego di grassi. Tuttavia, sono in molti che giurano che la frittura ad aria faccia male non per quanto riguarda l’apporto calorico, ma per via della cottura e della tipologia dell’alimento che andiamo ad ingerire.
Il cibo cotto ad aria è sicuramente più salutare rispetto a quelli fritti tradizionalmente. A evidenziare i problemi, però, è stata la dietista newyorkese Natalie Rizzo la quale ha specificato che l’intervallo di cottura compreso tra i 150 e 200 °C sarebbe troppo alto, perché gli alimenti fritti oltre i 120 °C potrebbero produrre un composto tossico che si chiama acrilamide.
L’acrilamide è il sottoprodotto di una reazione chimica che si genera tra gli zuccheri e l’amminoacido asparagina. Si possono formare con diversi cibi, ma quelli più a rischio sono i carboidrati. Tra i prodotti più vulnerabili dalla comparsa di dato composto sono principalmente quelli a base di cacao, quindi parliamo di cioccolato fondente, budino, latte al cioccolato, barrette, preparati di caffè e farciture per torte al cioccolato.
Attenzione all’acrilamide anche nel caffè tostato e macinato in polvere, così come nei cracker, biscotti, cereali, toast e snack trasformati, pane croccante, crosta del pane e patate, piatti a base di patate (cotte anche al forno), patate in busta o fritte e altri cibi ancora che richiedono una cottura che potrebbe essere superiore ai 120 °C.
In definitiva, quindi, stando ai consigli e al parere della dietista, il cibo fritto ad aria è certamente meno calorico e più salutare, ma bisogna stare sempre attenti a non esagerare nelle quantità e soprattutto non dovrebbe essere introdotto nella propria dieta alimentare con regolarità. Ricordiamo, inoltre, che la friggitrice ad aria ha un costo in bolletta essendo un elettrodomestico che ha bisogno dell’energia elettrica per funzionare.
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