Esistono in circolazione monete e banconote rare che a dispetto del valore numerico che rappresentano potrebbero far guadagnare una fortuna a chi le possiede.
Errori di conio o edizioni speciali, come ricorrenze nazionali, possono fare sì che alcune banconote e alcune monete guadagni nel corso del tempo un valore altissimo.
Se da una parte abbiamo moltissimi collezionisti di monete, dall’altra anche le banconote hanno un deciso quanto discreto seguito. Come possiamo immaginare, riuscire a collezionare banconote non è semplice perché bisogna seguire alcune indicazioni che, in questo caso, risultano essere fondamentali.
Come primo punto da considerare c’è lo stato di conservazione. Il valore aumenta decisamente se la banconota si presenta in perfetto stato, senza tagli, pieghe o altri segni che intaccano la sua condizione. Una banconota con pochissimi difetti, quasi invisibili, viene definita Splendida mentre una proveniente dalla stamperia viene chiamata Fior di Stampa.
Alcuni biglietti destinati alla prova hanno raggiunto un valore davvero molto alto e sono state conosciute in tutto il mondo. Queste erano destinate al vertice della Bce e prendevano il nome di Specimen: il biglietto specimen presentava la scritta “Specimen” in rosso e un numero di 4 cifre.
La produzione di queste banconote è avvenuta per un numero di circa 100 e hanno raggiunto valori impressionanti: le banconote da 5 e 10 euro hanno raggiunto un valore che partiva da 750 euro e arrivava a 1.500 euro; i biglietti specimen da 20 a 50 euro hanno raggiunto un valore compreso tra 1.200 euro e 2.000 euro; mentre quelli da 10, 200 e 500 euro hanno toccato anche i 2.500 euro.
Le banconote rare, così come le monete, possono raggiungere con il tempo un valore inestimabile, soprattutto quando si è in presenza di pezzature connumeri di serie identici e che si ripetono in rapida successione. Ad esempio, un esemplare con otto numeri uguali è rarissimo mentre con nove, dieci oppure undici numeri si raggiunge lo status di unicità.
Nella storia ci sono stati modelli di banconote che hanno davvero tolto il fiato ai collezionisti. In questo discorso è impossibile non citare la banconota del 1890 Grand Watermelon che è stata venduta all’asta per circa 3,29 milioni ad Orlando. Questa è una banconota americana da 1.000 dollari di cui esistono solo 2 esemplari in tutto il mondo.
Dall’America ci spostiamo all’Australia dove anche lì alcune banconote hanno fatto la storia: ci riferiamo alla banconota da un milione di sterline stampate nel 1984 in numero di 9, oppure abbiamo la banconota da 200 Fiorini olandese presente dal 1860 al 1921. Andiamo in Nuova Zelanda con la banconota Bank of New Zealand del 1929 e in Cina con la banconota della Dinastia Ming dal valore di 400 denari.
Conoscere il numero di conto corrente è importante per gestire tutte le operazioni in entrata…
Novità sulla manovra: nel 2024 cambierà l’assetto e l’assegnazione dei bonus, più spazio alla famiglia…
Chi stabilisce quando un lavoratore può andare in ferie? Tutto quello che c'è da sapere…
Il congedo parentale funzionerà diversamente nel 2024: ecco cosa cambierà l'anno prossimo rispetto alla legge…
È allarme per milioni di italiani a rischio della truffa Postepay. Nessuno deve aprire il…
Negli episodi de La Promessa dal 6 al 10 novembre si svelerà un segreto sconvolgente:…