Se la rata del mutuo è aumentata fino ad avere una somma illogica, ci sono delle soluzioni per farla abbassare fin da subito. Di seguito le strategie da prendere in considerazione.
Per colpa dell’aumento dei tassi d’interesse messi in pratica dalla BCE, in tanti si sono trovati in difficoltà economica e non riescono a far fronte alle varie spese, tra cui le rate del mutuo. Proprio per questo motivo bisogna fare attenzione e iniziare a valutare tutte le opzioni più comode per ridurla in modo definitivo, senza rischiare l’insolvenza.
Le rate del mutuo con un tasso variabile era un tipo di tasso conveniente quanto gli interessi della BCE erano quasi a zero. Per oltre un decennio non ci sono stati grossi problemi, ma ora, con un’inflazione che si aggira intorno all’8% su tutta la zona Euro, la Banca Centrale Europea è dovuta intervenire e interrompere la ‘tregua’ e far ripartire i tassi dei mutui.
Un evento che sta creando tanti problemi a quanti hanno stipulato un mutuo con un tasso variabile. Alcune persone si sono ritrovate a pagare anche 1000 euro in più rispetto allo scorso anno. Onorare i pagamenti delle rate nel contesto di crisi economica è sempre più complicato e in tanti rischiano di diventare morosi. Tra i migliori consigli per abbassare la rata c’è l’accesso al Fondo per la sospensione dei mutui prima casa e la Richiesta di rinegoziare il mutuo trasformandolo da tasso variabile a fisso.
Tra i migliori modi per interrompere l’aumento del muto è quello di chiedere l’accesso al Fondo di sospensione mutui per l’acquisto della prima casa. Parliamo di un fondo entrato in vigore durante l’emergenza Covid e prorogato con la Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2023. È possibile beneficiare di questa soluzione per un periodo massimo di 18 mesi.
Per poter usufruire della norma bisognerà avere dei requisiti essenziali, quali l’invalidità, la morte, la perdita sospensione temporanea del lavoro e la riduzione dell’orario di lavoro. I liberi professionisti o gli autonomi basta che attestino un calo di fatturato al di sopra del 33% su base trimestrale.
Il Fondo, inoltre, è ammesso solamente a chi contrae un mutuo di massimo 400mila euro. Una volta ottenuto l’accesso è possibile ottenere un supporto fino al 50% degli interessi che maturano durante il periodo della sospensione, più lo stop delle rate da pagare.
È possibile richiedere anche la rinegoziazione del mutuo con un tasso d’interesse variabile per abbassare la rata. Una manovra che prevede la trasformazione in tasso fisso, sicuramente attualmente più conveniente del tasso variabile. Anche in questo caso, per ottenerla bisogna rientrare in due requisiti precisi:
Una rinegoziazione disponibile anche per i mutui ipotecari, per la ristrutturazione dell’immobile o per l’acquisto. Tali mutui devono avere: un importo d’origine non superiore a 200mila euro, un tasso variabile precedentemente concordato e la stipula e l’accollo datata prima del 1° gennaio 2023. Chi intende procedere alla rinegoziazione, verrà applicato il tasso annuo nominale fisso con un tetto massimo prefissato.
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