Ci sono diversi modi per preparare il caffè ma una modalità ha mostrato un livello di inquinamento decisamente superiore alle altre, questa è molto comune.
La lotta all’inquinamento è sempre presente e ci spinge anche a cambiare certe abitudini, tra queste anche la modalità di preparazione del caffè. Da uno studio, infatti, una tecnica porterebbe ad un maggior tasso di inquinamento.
Con il tempo anche le tecniche di preparazione di questa importante bevanda sono cambiate. Oggi non abbiamo solo la moka che ci fornisce del caffè ma anche la macchinetta in cui si inserisce una capsula.
Dallo studio condotto dall’Università del Quebec, analisi condotta sul calcolo delle emissioni di gas serra, parrebbe che fare il caffè con la moka dia un tasso di inquinamento più alto rispetto a quello in capsula, tenendo conto anche dei rifiuti della cialda che sono fatti di plastica o alluminio. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Industrial Ecology.
Dalla ricerca è emerso che preparare il caffè con la moka porta alla produzione di 1,5 emissioni in più rispetto alla bevanda prodotta da una capsula. Il motivo, spiegano i ricercatori, è che le cialde non chiedono l’utilizzo di acqua e caffè, dunque non ci sarebbe lo spreco di questi due elementi.
Nel dettaglio, svelano che l’utilizzo della moka porta ad un rischio maggiore del 20% di caffè usato e quasi il doppio dell’acqua rispetto alla reale quantità che sarebbe necessaria per una tazzina. Proprio in questo margine di spreco c’è il tasso di emissione del gas serra rispetto all’utilizzo della cialda e al successivo smaltimento.
Lo studio sta facendo il giro del mondo ed è apparso anche su testate di fama mondiale come la BBC e il Washington Post. Questo perché il pensiero comune è che le capsule siano più inquinanti, pensiero di fatto smentito dalla recente ricerca anche se molti parlano di disastro delle cialde in relazione alla salute dei consumatori.
Se la preparazione con la moka porta qualche problema a livello ambientale, lo stesso si può dire della produzione dei chicchi. Questa, infatti, è il momento che porta più inquinamento in assoluto nella creazione del caffè.
L’impatto ambientale è causato da grandi consumi di acqua che si verificano a seguito di un’irrigazione intensiva e dell’uso di prodotti chimici che portano a velocizzare la crescita delle piante. Inoltre si segnala anche l’alto livello di deforestazione. Nei paesi che si procede in questo modo ci sono emissioni che vanno dal 40 all’80%.
Il co-autore della ricerca, il dottore Luciano Rodrigues Viana dell’Università ha sottolineato, come riportato da Fanpage, che le capsule rappresentano comunque un problema dato i rifiuti che alla fine producono. A livello mondiale si parla di rifiuti di cialde per un numero di 576.000 tonnellate. Le capsule, sottolinea, così come sono fatte non rappresentano la risposta, forse quelle che ci possono aiutare sono le riutilizzabili che andrebbero a ridurre la mole di rifiuti generati. Insomma, le capsule possono essere migliori ma pare si sia ancora lontani da una soluzione definitiva.
Conoscere il numero di conto corrente è importante per gestire tutte le operazioni in entrata…
Novità sulla manovra: nel 2024 cambierà l’assetto e l’assegnazione dei bonus, più spazio alla famiglia…
Chi stabilisce quando un lavoratore può andare in ferie? Tutto quello che c'è da sapere…
Il congedo parentale funzionerà diversamente nel 2024: ecco cosa cambierà l'anno prossimo rispetto alla legge…
È allarme per milioni di italiani a rischio della truffa Postepay. Nessuno deve aprire il…
Negli episodi de La Promessa dal 6 al 10 novembre si svelerà un segreto sconvolgente:…