L’esenzione dal Bollo Auto è prevista da normative generali, nonostante il carattere regionale della tassa. Una Regione, però, cambia rotta.
Una tassa in carico alle Regioni, eccetto due casi. Così configurato, la gestione del Bollo auto viene demandata alle amministrazioni territoriali e, per questo, risulta suscettibile a variazioni sostanziali.
Un quadro che, nella fase centrale della pandemia, aveva dato adito ad alcuni equivoci. Uno dei quali abbastanza marchiano, considerando che le varie agevolazioni sulla tassa, pensate dalle Regioni per i contribuenti presenti sul loro territorio, avevano illuso sulla possibilità di una cancellazione di respiro nazionale. Niente di tutto questo, né in quel momento né in quelli successivi. Eccezion fatta per Sardegna e Friuli-Venezia Giulia, per le quali il Bollo auto è gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate, le Regioni continuano a tenere la barra sulla tassa relativa alle auto di proprietà. Il che, naturalmente, non toglie che vi sia la possibilità, per le amministrazioni locali, di disporre pacchetti agevolativi rivolti ai contribuenti.
Senza contare le normative di esonero disposte a livello nazionale, riguardanti soggetti che, pur in possesso di un’automobile, vertono in condizioni tali da aver maturato il diritto a un’esenzione o a una tassazione agevolata. In questi casi, la legge che strizza l’occhio ai contribuenti è la 104 del 1992 che, a fronte di una comprovata condizione di invalidità o disabilità permanente, concede un novero di benefici che, nella fattispecie, possono includere l’esonero dal Bollo auto. A patto che il richiedente rispetti determinate condizioni, inderogabili se l’obiettivo fosse la percezione piena della misura d’indennità. Anche perché, in presenza di disabilità gravi, l’esenzione dalla tassa è solo parte del piano di agevolazione fiscale sul possesso di un’auto.
L’esenzione, come precisato dall’Agenzia delle Entrate, spetta ai sensi dell’art. 3, comma 1 della Legge 104. E viene concessa sia nel caso fosse il disabile il proprietario della vettura, sia nel caso in cui l’intestatario fosse un familiare del quale egli risulti fiscalmente a carico. La conditio sine qua non per garantirsi l’accesso al beneficio, con apposita documentazione da presentare all’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate (solo per il primo anno) entro 90 giorni dalla scadenza dell’ultimo Bollo auto da saldare. Una volta ottenuta l’esenzione, il diritto verrà mantenuto anche negli anni successivi, senza necessità di inviare nuove domande. A meno che, chiaramente, non vi fossero variazioni tali da rendere necessario un nuovo accertamento sulle condizioni di invalidità del beneficiario dell’esenzione.
È opportuno ricordare che i verbali di Legge 104 dovranno riportare la presenza dei “requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno invalidi”, indicati nel DPR 16 dicembre 1992, al comma 2 dell’articolo 381 (e successive modifiche). Requisiti che, per estensione, saranno ritenuti validi per qualunque altra forma di agevolazione fiscale connessa al possesso di veicoli da parte delle persone con disabilità e loro familiari. Nel caso dei caregiver, però, resta obbligatorio il requisito del carico fiscale del parente disabile. Il quale, per risultare in tal senso, non dovrà possedere un reddito superiore a 2.840,51 euro, oltre a dover detenere la medesima residenza del familiare che lo assiste. Condizione, quest’ultima, valida non solo per Bollo auto e agevolazioni per i veicoli ma anche per altri benefici correlati alla Legge 104.
Ricordiamo che, al fine dell’esenzione permanente, verranno considerati beneficiari i titolari di 104 che risultassero:
Tanto per restare sul tema della territorialità delle competenze sul Bollo auto, un caso (recente) piuttosto emblematico è quello della Regione Veneto che, attraverso il Portale Bollo Auto, accetterà le proprie domande di esenzione. Con qualche variazione rispetto al vademecum generale. Fermo restando l’obbligo del possesso di Spid o di altri sistemi di identificazione digitale, a partire dal 2 gennaio 2023, la Regione ha disposto l’obbligo di presentare direttamente all’amministrazione (nello specifico alla Direzione Politiche Fiscali e Tributi) la propria richiesta di esenzione. L’istanza, in pratica, non passerà più dall’Agenzia delle Entrate. Restano le impostazioni generali della normativa (limite reddituale, carico fiscale) ma varranno nuove regole di semplificazione, volte a facilitare l’accesso alle procedure di esenzione, accessibili da remoto previa compilazione di un format predefinito e allegandovi la documentazione necessaria.
Potranno richiedere l’esenzione i soggetti con disabilità (con riferimento alle categorie previste dalla normativa nazionale) che risulteranno unici intestatari, locatari o usufruttuari del veicolo. Inoltre, il familiare intestatario di un veicolo al PRA che abbia fiscalmente a carico il parente disabile.
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