Sono sempre più in aumento i costi dei materiali utili a ristrutturare casa. La situazione preoccupa e molti stanno facendo un passo indietro. Ecco gli aumenti di questo settore.
I costi sono sempre più in aumento e il 2022 non ha aiutato a dare sollievo da questo punto di vista. Anzi, lo scoppio della guerra non ha fatto altro che peggiorare uno scenario già complesso. Ad essere investiti dagli aumenti anche il settore della ristrutturazione. Cosa che porta molti a fare un passo indietro in merito alla propria casa.
Le tantissime difficoltà a importare ed esportare materiale, componenti e molto altro non ha potuto che segnare un aumento dei prezzi davvero molto profondo. A tal punto che neanche alcune misure del governo, come il Superbonus, sono servite a dare una mano a chi voleva ristrutturare la propria casa o il condominio. Nonostante i vari aiuti del governo per dare nuova linfa al patrimonio edile, la situazione si è mostrata sempre più complessa.
La volontà di ristrutturare, in questo momento, deve fare seriamente i conti con l’aumento dei prezzi. Se da una parte ci sono diversi bonus da cui attingere, dall’altra i costi sono sempre più alti. Vediamo come sono cambiati e qual è la situazione attuale.
In questi ultimi 2 anni, chi ha deciso di dare una ‘svecchiata’ alla propria struttura ha dovuto fare conti molto complicati. C’è stata una vera e propria esplosione dei costi che ha portato solo i materiali ad un +25,4%. Solo nel 2022, il cemento ha segnalato un pesantissimo +59%. Laterizi e bitume si sono fermati ad un +20% mentre il vetro è andato oltre il 38%.
Tutti questi aumenti devono tener in considerazione anche degli altri costi che ci sono durante una fase di ristrutturazione. Ma molti si interrogano sul perché si siano verificati questi aumenti. Le motivazioni sono due e facilmente riconducibili: la prima è la guerra mentre la seconda motivazione è il costo dell’energia. A margine da non sottovalutare gli aumenti dei trasporti che sono andati dal 15 al 20 percento.
Tra gli aumenti da segnalare anche il costo della manodopera. Questa, di solito, si palesa per un terzo della cifra complessiva e che è aumentata del 5% in questi 2 anni. Ad incidere maggiormente anche la poca presenza di personale dovuta alla domanda generata dalla presenza del Superbonus. Quest’ultimo nel 2023 presenta tantissime novità.
Anche per questo 2023 la situazione sarà sulla falsariga del 2022. Andando a fare un confronto delle spese per chi ha avviato i lavori dopo il decreto Rilancio possiamo dire che in passato ogni 100 euro di spesa si riusciva ad avere uno sconto, come credito d’imposta, di tutta la somma. Con il piccolo guadagno che serviva per i vari oneri.
In questo momento, invece, l’importo deve arrivare a 125.400 euro con un 90% di guadagno. In passato, quindi, molte persone hanno eseguito dei lavori in maniera gratuita cosa che oggi non è possibile. Oggi, si deve mettere in preventivo, come segnalato da QuiFinanza, almeno 12.500 euro per ogni 100.000 spesi.
Insomma, anche per chi vuole trasformare la sua abitazione in una casa green oggi non è assolutamente facile. I lavori aiuterebbe anche l’ambiente ma ci sono costi davvero molto alto. Costi che sta portando molte riflessioni in merito.
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