Il Telefisco 2023 ha portato alla luce la proroga alle misure contro il caro energia. A confermarlo è stato il ministro Giorgetti. Le misure, però, non saranno come all’inizio.
Il governo sta lavorando molto per contrastare, anche in questo 2023, il caro energia. Un problema che colpisce praticamente tutti e che le manovre, nel 2022, avevano parzialmente attutito. Ora, grazie alla conferma del Ministro dell’Economia e delle Finanze, queste potranno essere nuovamente usufruite. Al loro interno, però, delle modifiche.
Il caro energia continua a dare particolari noie sia alle famiglie che alle aziende. Al Telefisco 2023, evento organizzato da Il Sole 24 Ore, il Ministro Giorgetti ha annunciato ufficialmente che le misure saranno in essere anche per quest’anno. Una conferma che era attesa ma che vede all’interno delle misure odierne alcune modifiche.
Le misure per contrastare questo grande problema sono state varie. Qualche settimana fa si è segnalato un bonus energia da 2.400 euro che spetta a molti dipendenti. Mentre dal primo aprile saranno rinnovate molte misure atte a contrastare il problema della corrente elettrica. Con alcuni cambiamenti come, ad esempio, la maggior flessibilità per sostenere i comportamenti virtuosi che viaggiano verso il risparmio energetico. Ma vediamo anche altre modifiche.
Dall’evento realizzato dal noto quotidiano nazionale, si è scoperta la proroga per le misure contro il caro energia. L’ufficialità di tale decisione è stata comunicata dal ministro Giancarlo Giorgetti che ha fatto luce anche sulle modifiche che ci saranno sulle misure che partiranno tra qualche settimana.
Nel dettaglio, il Ministro ha annunciato che dal primo aprile ci sarà l’intervento del governo su questo tema. Si andrà a prorogare le misure di mitigazione dei prezzi per famiglie e aziende. Aggiunge che ci saranno forme diverse rispetto a quelle che abbiamo avuto fino ad oggi. Misure che sottolinea lo stesso Giorgetti erano figlie dell’emergenza.
Si avrà un occhio di riguardo per chi metterà in atto dei comportamenti virtuosi a sostegno del risparmio energetico. Quindi, sarà prevista maggiore flessibilità proprio per questi atteggiamenti. Le modifiche, però, devono ancora essere stabilite e dovranno essere riscritte in base al contesto presente che non è più quello di qualche mese fa.
Il percorso tracciato dal governo Draghi sarà seguito anche dall’attuale esecutivo. In attesa delle nuove evoluzioni, mettiamo in luce il potenziamento che si è verificato per questo gennaio e che si verificherà sia a febbraio che a marzo: credito d’imposta che passa al 35% per bar, ristoranti ed esercizi commerciali; credito che passa al 45% per imprese energivore e gasivore.
Questa misura è fondamentale per tantissime famiglie. Così come lo è il bonus sociale che è stato rinnovato anche per il 2023. Anche qui ci sono da segnalare delle modifiche come la platea aumentata. Il bonus potrà essere accolto a chi presenta un ISEE che arriva massimo a 15.000 euro. Non vanno neanche dimenticati i bonus 200 e 150 euro. Nel caso non ci fosse stata la ricezione, si può richiedere un riesame. In caso di riesame accolto, si potrebbe avere altra disponibilità atta a contrastare non solo la bolletta della luce ma anche quello del gas.
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