Hai bisogno di un prestito ma non sai come fare dato che hai un contratto a tempo? Alcune soluzioni potrebbero fare al caso tuo. Vediamo insieme come muoversi in tal senso.
I contratti di lavoro sono sempre più penalizzanti e la maggior parte dei lavoratori ha sottoscritto un contratto di 6 mesi. Per la gestione delle proprie finanze potrebbe scattare l’idea di un prestito: è possibile? Degli elementi possono portare alla concessione.
La situazione economica odierna non è affatto semplice e i contratti a tempo sono la soluzione maggiormente perseguita dai datori di lavoro. Per chiunque si stesse chiedendo della possibilità di un prestito, questo è possibile anche per chi ha un lavoro, al momento, che dura solo 6 mesi. La concessione, come possiamo immaginare, passa tutto da alcune condizioni che devono essere soddisfatte.
Nel corso di questi ultimi anni, il lavoro è diventato sempre più precario. Abbiamo citato i contratti a 6 mesi ma ci sono anche collaborazioni, a progetto, apprendistato e molto altro ancora. La situazione, quindi, è precaria ma nonostante questo scenario la possibilità di un prestito è possibile. Vediamo insieme come.
Sono sempre più i lavoratori che chiedono se sia possibile ricevere un prestito. Possiamo immediatamente dire che ci sono degli enti o finanziarie che permettono dei prestiti anche a chi ha un contratto a tempo. Tra le condizioni da soddisfare c’è quella di aver concluso il prestito al termine del contratto.
L’arco temporale rappresenta la vera problematica della questione. Infatti, l’ultima rata non può andare oltre la scadenza del contratto. Ragion per cui, il lavoratore deve eseguire la sua richiesta appena dopo la firma del contratto. Tale comportamento gli permetterà di avere 6 mesi pieni per la rispettiva restituzione.
Altro aspetto da tenere in considerazione è l’entità del prestito. Dato il tempo concesso per restituire il tutto, la cifra richiesta non può essere alta. Questo prestito, quindi, deve essere veloce e piccolo. Per certe cifre, dai 3.000 euro a salire, è molto difficile prevedere il via libera dagli enti di credito. Questo perché con un’alta cifra in 6 mesi, le rate sarebbero davvero alte.
Sia gli istituti che le finanziarie hanno messo in atto dei programmi per prestiti di 6 mesi. Se siamo certi che al termine del contratto, questo non sarà rinnovato allora l’ente di riferimento potrebbe darci altre garanzie. La prima è la firma di un garante, questo scenario è molto praticato soprattutto per chi chiede un prestito e non lavora.
Il garante può essere anche il datore di lavoro che si espone in merito ad un rinnovo contrattuale alla fine del periodo di 6 mesi. L stesso potrà garantire, tramite documentazione, la nuova evoluzione. Ad esempio, se si verifica un rinnovo di altri 2 anni sempre con contratto a tempo, si potrà richiedere una linea di credito più alta.
Ricevere un prestito con un contratto di 6 mesi non è assolutamente facile. A maggior ragione nella situazione in cui versa il mondo del lavoro oggi. Come detto, se ci si accontenta di cifre basse, il prestito potrà essere ridato dopo 6 mesi. Mentre se abbiamo bisogno di una cifra più alta, allora dobbiamo fare affidamento ad un garante oppure una fideiussione, questa possibile solo con persone solvibili.
Tra i rischi che troviamo abbiamo il non poter estinguere il finanziamento, mettendo nei guai il garante. Quest’ultimo, dunque, sarà costretto a concludere lui la linea di credito. Se, invece, abbiamo dato in pegno qualcosa di nostro, il rischio è di perdere l’oggetto impegnato. Il prestito con pegno, però, è accettato da pochi istituti. Dunque, i modi per chiedere un prestito in questa condizione ci sono anche perché è sempre più difficile ricevere un contratto a tempo indeterminato.
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