Scopriamo chi è obbligato a pagare l’IMU, l’Imposta Municipale tanto odiata dagli italiani e diamo un occhio alle esenzioni.
L’Imposta Municipale è un tributo obbligatorio, che devono versare i proprietari di immobili in presenza di determinate condizioni. L’imposta è stata istituita per la prima volta dal governo Monti, con la manovra Salva-Italia, nel lontano 2011. Da allora, il versamento è sempre avvenuto effettuando l’erogazione in favore del Comune di residenza, in cui è ubicato l’immobile.
Ad ogni modo, alcuni proprietari di immobili italiani, dal 2012 sono tenuti a versare l’imposta.Anche se, dalla sua introduzione ad oggi, non sono mancate le modifiche. L’ultima, in ordine cronologico, è stata introdotta con la Legge di bilancio del 2020, che ha portato all’eliminazione della TASI, accorpandola all’IMU.
Scopriamo come si calcola l’importo dell’imposta, ma soprattutto quali proprietari di immobili sono tenuti ad effettuare il versamento annuale.
In base a quanto stabilito dal decreto legislativo 504 del 1992, sono tenuti a versare il pagamento dell’IMU tutto di coloro che risultano in possesso di queste categorie di beni immobili:
Nello specifico, l’Imposta Municipale è obbligatoria per:
La somma di denaro che il contribuente sarà tenuto a versare dipende dalle caratteristiche dell’immobile e dai coefficienti applicati dal Comune in cui esso è ubicato.
Il valore dell’imposta Municipale è calcolato in base alla rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5%, e associata al coefficiente di riferimento.
Poi viene applicata un’aliquota ordinaria che, in base a quanto stabilito dalla Legge di bilancio 2020, va dal 7,6 al 8,6 per mille e può essere utilizzata dai Comuni, in relazione a determinate condizioni.
Sempre per effetto della Legge di bilancio 2020, è stato stabilito che per le abitazioni principali non esenti, ovvero che appartengono alle categorie catastali A/1 A/8 e A/9, l’aliquota ordinaria si innalza dal 4 al 5 per mille.
Anche in questo caso sarà compito dei Comuni modulare l’aliquota, decidendo se aumentarla di un punto percentuale o diminuirla fino all’azzeramento, con specifica delibera.
In base alle attuali disposizioni il pagamento dell’IMU deve avvenire tramite modello F24 e prevede il versamento di due rate pari al 50% dell’importo complessivo. In alternativa, il contribuente ha la possibilità di effettuare un unico versamento del 100% dell’imposta dovuta.
Ad ogni modo, le rate per il versamento dell’IMU scadono:
Fermo restando che se i suddetti giorni dovessero coincidere con un giorno festivo o prefestivo, il termine per il pagamento della rata slitta al primo giorno lavorativo utile.
Coloro che optano per il versamento in un’unica soluzione devono effettuare il pagamento entro il 16 giugno.
A partire dal 1 gennaio 2014 è stato stabilito che i titolari di abitazioni principali che appartengono alle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7 sono esentati dal pagamento dell’imposta.
In sostanza, dovranno continuare a versare l’IMU anche sulla prima casa solo le cosiddette “abitazioni di lusso”. Ovvero gli immobili che appartengono alle categorie catastali: A/1, A/8 e A/9.
Inoltre, la disciplina prevede che l’IMU non deve essere pagata per le seguenti categorie di immobili:
A partire dal 2016, si è deciso che sono esenti al pagamento dell’IMU anche i terreni agricoli ubicati nei Comuni elencati nella Circolare numero 9, del Ministero delle Finanze datata 14 giugno 1993.
Inoltre, non devono versare l’imposta i proprietari di terreni agricoli che rispettano queste caratteristiche:
Ad ogni modo, per il biennio 2020/2021, è stata prevista l’esenzione al pagamento dell’IMU come provvedimento emergenziale, in seguito alla pandemia. In base al cosiddetto decreto Rilancio è stata abolita la prima rata dell’IMU per l’anno 2020, per i possessori dei seguenti immobili:
Con il Decreto legge di agosto si è confermata l’esenzione della seconda rata dell’IMU per gli stessi immobili indicati nel decreto Rilancio, ampliando la platea a:
Con l’approvazione della legge di bilancio 2021, è stato prorogato l’esonero al pagamento della prima rata dell’IMU 2021 per le stesse categorie di beneficiari.
In base a quanto stabilito dalla legge 104 del 1992, i soggetti anziani e affetti da disabilità non sono tenuti al pagamento dell’IMU, per effetto di agevolazioni indirizzate in favore di coloro che risultano ricoverati in case riposo o in istituti di cura.
Tuttavia, l’esclusione dal pagamento dell’imposta non avviene in automatico, ma è necessario che il Comune, in cui è ubicato l’immobile, adotti una decisione tramite delibera, stabilendo chi è obbligato a pagare l’IMU e chi no.
Affinché un soggetto anziano possa beneficiare dell’esenzione dell’IMU è necessario che egli sia ricoverato in maniera permanente o di lunga degenza in casa di riposo. Inoltre, l’immobile in questione non deve essere affittato a terzi.
Se, invece, l’anziano pensionato è residente all’estero ed è proprietario di uno o più immobili in Italia, egli ha diritto a pagare un’imposta ridotta del 37,5%.
Mentre per i pensionati esteri, lo sconto è del 62,5%. Tuttavia, per beneficiare di questi sconti è necessario che l’immobile in questione non sia né locato né concesso in comodato d’uso.
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