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Economia

Chi è obbligato a pagare l’IMU? L’elenco aggiornato, ma occhio a esenzioni e riduzioni

Published by
Floriana Vitiello

Scopriamo chi è obbligato a pagare l’IMU, l’Imposta Municipale tanto odiata dagli italiani e diamo un occhio alle esenzioni.

L’Imposta Municipale è un tributo obbligatorio, che devono versare i proprietari di immobili in presenza di determinate condizioni. L’imposta è stata istituita per la prima volta dal governo Monti, con la manovra Salva-Italia, nel lontano 2011. Da allora, il versamento è sempre avvenuto effettuando l’erogazione in favore del Comune di residenza, in cui è ubicato l’immobile.

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Ad ogni modo, alcuni proprietari di immobili italiani, dal 2012 sono tenuti a versare l’imposta.Anche se, dalla sua introduzione ad oggi, non sono mancate le modifiche. L’ultima, in ordine cronologico, è stata introdotta con la Legge di bilancio del 2020, che ha portato all’eliminazione della TASI, accorpandola all’IMU.

Scopriamo come si calcola l’importo dell’imposta, ma soprattutto quali proprietari di immobili sono tenuti ad effettuare il versamento annuale.

Chi è obbligato a pagare l’IMU? L’elenco completo

In base a quanto stabilito dal decreto legislativo 504 del 1992, sono tenuti a versare il pagamento dell’IMU tutto di coloro che risultano in possesso di queste categorie di beni immobili:

  • Fabbricati
  • Aree fabbricabili
  • Terreni agricoli.

Nello specifico, l’Imposta Municipale è obbligatoria per:

  • Titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie;
  • Coniuge assegnatario della casa coniugale in seguito alla separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  • Concessionario in caso di concessione di aree demaniali;
  • Locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

La somma di denaro che il contribuente sarà tenuto a versare dipende dalle caratteristiche dell’immobile e dai coefficienti applicati dal Comune in cui esso è ubicato.

Il valore dell’IMU

Il valore dell’imposta Municipale è calcolato in base alla rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5%, e associata al coefficiente di riferimento.

Poi viene applicata un’aliquota ordinaria che, in base a quanto stabilito dalla Legge di bilancio 2020, va dal 7,6 al 8,6 per mille e può essere utilizzata dai Comuni, in relazione a determinate condizioni.

Sempre per effetto della Legge di bilancio 2020, è stato stabilito che per le abitazioni principali non esenti, ovvero che appartengono alle categorie catastali A/1 A/8 e A/9, l’aliquota ordinaria si innalza dal 4 al 5 per mille.

Anche in questo caso sarà compito dei Comuni modulare l’aliquota, decidendo se aumentarla di un punto percentuale o diminuirla fino all’azzeramento, con specifica delibera.

Il pagamento dell’IMU

In base alle attuali disposizioni il pagamento dell’IMU deve avvenire tramite modello F24 e prevede il versamento di due rate pari al 50% dell’importo complessivo. In alternativa, il contribuente ha la possibilità di effettuare un unico versamento del 100% dell’imposta dovuta.

Ad ogni modo, le rate per il versamento dell’IMU scadono:

  • Il 16 giugno, per l’acconto;
  • Il 16 dicembre, per il saldo.

Fermo restando che se i suddetti giorni dovessero coincidere con un giorno festivo o prefestivo, il termine per il pagamento della rata slitta al primo giorno lavorativo utile.

Coloro che optano per il versamento in un’unica soluzione devono effettuare il pagamento entro il 16 giugno.

Esenzione pagamento IMU

A partire dal 1 gennaio 2014 è stato stabilito che i titolari di abitazioni principali che appartengono alle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7 sono esentati dal pagamento dell’imposta.

In sostanza, dovranno continuare a versare l’IMU anche sulla prima casa solo le cosiddette “abitazioni di lusso”. Ovvero gli immobili che appartengono alle categorie catastali: A/1, A/8 e A/9.

Inoltre, la disciplina prevede che l’IMU non deve essere pagata per le seguenti categorie di immobili:

  • Le unità immobiliari che appartengono alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, purché siano adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari;
  • Gli alloggi sociali;
  • La casa coniugale è assegnata al coniuge a seguito di separazione legale annullamento scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  • L’unico immobile posseduto e non concesso in locazione del personale in servizio permanente appartenente alle forze armate e alle forze di polizia fuoco per i quali non è richiesta la condizione di dimora abituale e di residenza anagrafica.

A partire dal 2016, si è deciso che sono esenti al pagamento dell’IMU anche i terreni agricoli ubicati nei Comuni elencati nella Circolare numero 9, del Ministero delle Finanze datata 14 giugno 1993.

Inoltre, non devono versare l’imposta i proprietari di terreni agricoli che rispettano queste caratteristiche:

  • Sono posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali;
  • Sono situati nei Comuni delle isole minori, indicate nell’allegato A della legge 448 del 2001
  • Riguardano un’immutabile destinazione agro-silvo-pastorale che ha proprietà collettive indivisibile e inusucapibile.

Esenzione Covid 19

Ad ogni modo, per il biennio 2020/2021, è stata prevista l’esenzione al pagamento dell’IMU come provvedimento emergenziale, in seguito alla pandemia. In base al cosiddetto decreto Rilancio è stata abolita la prima rata dell’IMU per l’anno 2020, per i possessori dei seguenti immobili:

  • Stabilimenti balneari marittimi locali e fluviali e stabilimenti termali;
  • Alberghi e pensioni confine di lucro;
  • Immobili ad uso di imprese esercenti di attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi e manifestazioni.

Con il Decreto legge di agosto si è confermata l’esenzione della seconda rata dell’IMU per gli stessi immobili indicati nel decreto Rilancio, ampliando la platea a:

  • Immobili di categoria catastale D3, ovvero quelli destinati a spettacoli cinematografici teatri, sale per concerti e spettacoli e così via;
  • Immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night club e simili.

Con l’approvazione della legge di bilancio 2021, è stato prorogato l’esonero al pagamento della prima rata dell’IMU 2021 per le stesse categorie di beneficiari.

Chi è obbligato a pagare l’IMU con legge 104

In base a quanto stabilito dalla legge 104 del 1992, i soggetti anziani e affetti da disabilità non sono tenuti al pagamento dell’IMU, per effetto di agevolazioni indirizzate in favore di coloro che risultano ricoverati in case riposo o in istituti di cura.

Tuttavia, l’esclusione dal pagamento dell’imposta non avviene in automatico, ma è necessario che il Comune, in cui è ubicato l’immobile, adotti una decisione tramite delibera, stabilendo chi è obbligato a pagare l’IMU e chi no.

Affinché un soggetto anziano possa beneficiare dell’esenzione dell’IMU è necessario che egli sia ricoverato in maniera permanente o di lunga degenza in casa di riposo. Inoltre, l’immobile in questione non deve essere affittato a terzi.

Se, invece, l’anziano pensionato è residente all’estero ed è proprietario di uno o più immobili in Italia, egli ha diritto a pagare un’imposta ridotta del 37,5%.

Mentre per i pensionati esteri, lo sconto è del 62,5%. Tuttavia, per beneficiare di questi sconti è necessario che l’immobile in questione non sia né locato né concesso in comodato d’uso.

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