Sono sempre più numerose le transazioni eseguite con la carta di credito. Tanti sono i vantaggi ma prima di procedere bisogna sempre informarsi in merito ai costi di gestione. Alcuni sono nascosti, ecco quali sono e come evitarli.
Negli ultimi tempi, i cittadini hanno sempre più rivolto un occhio decisamente interessato alle transazioni digitali. Pagare con la carta di credito, sia online che in negozi fisici, non è di certo una novità. Tanti sono i vantaggi ma anche vari sono i costi di gestione, costi per in certi casi sono nascosti.
Come ben sappiamo, quando si utilizza una carta di credito ci si lega al nostro istituto di riferimento. Per questo motivo, dobbiamo fare attenzione ai costi ‘nascosti’ che possono saltare fuori. Ci riferiamo a commissioni e spese aggiuntive che le banche vanno ad accreditare ai clienti. Questi si possono dividere in: costi per la tenuta della carta, costi per le operazioni fatte con la carta, addebiti per servizi aggiuntivi o funzionalità extra.
Il possesso e l’utilizzo della carta di credito, quindi, deve far porre l’attenzione anche su queste situazioni. Inoltre, il suo utilizzo non può essere chiamato in causa sempre dato che bisogna stare attenti alla truffa della carta di credito clonata. Insomma, tanti aspetti da considerare ma adesso andiamo a concentrarci sui costi ‘nascosti’.
Quando ci apprestiamo a richiedere una carta, il nostro ente potrebbe chiedere una commissione. Da dire che, oggi, sono sempre meno gli istituti che agiscono in questo modo ma ci possono essere delle situazioni di questo tipo. La commissione salta fuori nel caso il titolare vada a chiedere il duplicato o una sostituzione.
Nell’ambito della tenuta della carta di credito, possiamo anche citare le commissioni utili per la gestione della carta tramite home banking. In genere, il servizio è gratuito ma alcuni enti potrebbero far pagare il medesimo. Ma i costi aumentano, e in modo deciso, quando si effettuano delle operazioni. I costi più comuni sono quelli che vengono fuori con il prelievo: questa operazione ha un costo che tocca il 4% della cifra prelevata. Un altro costo è quando si richiede l’estratto conto.
Generalmente anche in questo caso tanti enti forniscono il documento in maniera gratuita ma è sempre idoneo consultare il contratto per vedere se ci sono costi in merito. Attenzione anche ai pagamenti fatti con carta per una valuta diversa o in un Paese straniero.
Costi ‘nascosti’ possono palesarsi anche in una situazione dove la carta risulta inattiva oppure se si ha somma di denaro che va sotto una certa soglia. Addebito possibile anche quando si tratta del superamento del plafond che è stato messo a disposizione. Anche in questo caso, prima di accettare una carta meglio confrontare le offerte.
La carta di credito non si ferma solo a quello che concede ma ci possono essere dei servizi aggiuntivi come la prenotazione di biglietti aerei o altro ancora. Per non avere sorprese in merito, verifichiamo le condizioni economiche dei servizi che vogliamo che siano applicati.
Infine, rivolgiamo lo sguardo alle carte di credito revolving. Questa soluzione mette in campo un plafond che può essere ricostruito tramite il pagamento di rate oppure in un’unica soluzione. Commissioni e interessi per tale operazione vanno valutati in modo dettagliato per avere una gestione delle proprie finanze limpida e serena. Insomma, grande attenzione quando si sottoscrive un contratto anche perché, di recente, sono arrivate della novità incredibili sui pagamenti.
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