Potrebbero esserci delle ottime novità anche sul tema del prezzo del gas. In base ad alcune situazioni, si potrebbe verificare un taglio del 30% del prezzo. Andiamo a vedere il possibile scenario.
Anche in questo 2023, l’aumento dei prezzi sembra non dare tregua. Ora, però, potrebbero esserci decisamente delle buone notizie quantomeno per quanto riguarda il prezzo del gas.
Dallo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia, l’Europa sta vivendo un periodo durissimo sotto il profilo dei costi energetici. Gas ed energia elettrica hanno segnato vette sempre più alte. Portando a prezzi e bollette decisamente onerose. Qualcosa, però, potrebbe cambiare all’inizio di febbraio con un taglio abbastanza sostanzioso.
Qualche settimana fa si è parlato di riduzione dei prezzi dell’energia mentre ora si parla dell’abbassamento dei costi del gas. Ma a dare vita a questo scenario devono essere alcune condizioni importanti. Ecco quali.
Lo scenario raffigurato da La Repubblica non può che far sorridere gli italiani. Il quotidiano nazionale, infatti, annuncia che dopo il calo dei prezzi sulla corrente elettrica ci potrebbe essere tale svolta anche nell’ambiente del gas. I primi di febbraio, infatti, le tariffe del metano sembrano destinate ad abbassarsi e di molto.
La stima fatta va dal 30 al 35%. Ma tale e positiva evoluzione non sarà innescata dal caso ma dalle temperature medie che si verificheranno negli ultimi scampoli di gennaio. La riduzione di prezzo, infatti, sarebbe causata soprattutto dalle condizioni meteo. Fino ad oggi, a tal proposito, sono state proprio loro a dare un impatto al prezzo del gas. Il caldo record ha portato le quotazioni ad abbassarsi portando così il Ttf di ottobre a 140 euro a quello di gennaio 2023, precisamente al 17 del mese, a 52 euro.
A dare manforte sul tema del calo prezzi sulla materia prima, come spiegato dagli esperti della banca Bofa, non è stato l’ambito dell’offerta. Il report datato 17 gennaio, infatti, illustra come questi numeri non si sarebbero verificato senza la rottura della domanda. Il crollo delle richieste, specialmente dalle imprese, avrebbe concesso il raggiungimento di livelli di riempimento degli stoccaggi oltre il 25% in merito alle medie del mese di gennaio. Un dato che permette ai consumatori una certa tranquillità in materia. Anche in caso di temperature basse nel mese di febbraio, non ci dovrebbero essere tanti problemi di sorta.
Come anticipato anche l’ambito della corrente elettrica ha segnato una riduzione de prezzo. In questo caso, sono due i motivi che hanno portato a tale scenario. Motivi che sono molto vicini a quelli annunciati per il gas.
Il primo riguarda l’andamento dei costi energetici. In questo caso, c’è stato un crollo del 60% del costo del gas naturale nell’ultimo trimestre. La seconda motivazione riguarda proprio le temperature che sono sopra le medie. Aspetto che da una parte concede la riduzione del prezzo ma dall’altro dona seria preoccupazione visto che avere temperature alte in inverno non è del tutto normale. Insomma, questi indicatori sia per luce che per il gas sono estremamente positivi. I risultati, quindi, si potrebbero vedere nelle prossime fatture anche se il clima è un tema che andrà presto considerato.
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