Per gli insegnati precari arriva una svolta sul bonus 500 euro che in precedenza gli era stato vietato. La novità sopraggiunge dietro alcune sentenze da parte dei tribunali. Di seguito tutti gli aggiornamenti.
Dopo numerose sentenze e cause intraprese nel corso degli anni, arriva una svolta per gli insegnanti precari che non hanno mai ricevuto l’incentivo da 500 euro che invece era riconosciuto solo ai professori di ruolo. Una discriminazione per i lavoratori dello stesso ambito che avrà una fine, e una buona notizia per alcuni precari sono pronti a ricevere anche gli arretrati.
Il bonus 500 euro insegnanti è anche conosciuta come “Carta del docente” che, fin da subito, ha destato non poche polemiche da parte dei docenti precari che si sono sentiti messi da parte. La contestazione maggiore in merito all’erogazione della sussistenza riguardava essenzialmente il problema della platea di beneficiari a cui la misura si rivolge.
Il Ministero dell’Istruzione aveva stabilito che l’incentivo era riservato solo ed esclusivamente agli insegnanti di ruolo, sia quelli a tempo pieno che parziale, oltre che ai docenti in periodo di prova e di formazione. Un’esclusione dei professori precari che ha portato numerose contestazioni e proteste, tanto che in molti si sono rivolti ai tribunali di competenza.
In una difficile situazione economica, il governo ha deciso di realizzare un elenco di bonus per le famiglie nel 2023. Tuttavia, da diversi anni gli insegnanti possono usufruire del bonus da 500 euro che ora vede una svolta sull’indennità annuale rivolta agli insegnanti. Dopo anni di polemiche, contestazioni, cause e via vai per i tribunali, i giudici sono stati incaricati per giudicare la disparità di trattamento determinata dalla Carta del docente, prevista dalla legge 107 del luglio 2016.
Di recente, il Tribunale di Firenze, ha emesso la sentenza nel quale è stato stabilito che due insegnanti precari hanno diritto a percepire non solo il bonus 500 euro per quest’anno, ma anche per i cinque anni arretrati. I due docenti assunti a tempo determinato potranno, quindi, godere di 2.500 euro ciascuno. Una somma che dovrà essere erogata dal Ministero dell’Istruzione.
A dir la verità, il movimento di protesta degli insegnanti precari va avanti dal lontano 2015. I docenti a tempo determinato non hanno mai smesso di battersi affinché gli venisse riconosciuta la possibilità di accedere al bonus annuale di 500 euro. In merito, addirittura, si è espressa anche la Corte di Giustizia Europea dopo un ricorso specifico presentato dall’Anief.
La pubblicazione dell’ordinanza della Corte nella giornata del 18 maggio 2022, aveva stabilito come la norma legata alla Carta del Docente era illegittima in quanto andava a escludere gli insegnanti precari. Una normativa che andava in constato con il divieto di discriminazione presenta all’interno del quadro europeo in materia di lavoro a tempo determinato.
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