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Economia

Quoziente familiare per Superbonus: come funziona e chi può farne richiesta

Published by
Floriana Vitiello

Scopriamo come funziona il quoziente familiare per Superbonus, una novità introdotta con la Legge di bilancio 2023.

A partire dal 1 gennaio 2023, coloro che intendono accedere al Superbonus per la ristrutturazione delle unifamiliari dovranno prestare attenzione al quoziente familiare. Ci stiamo riferendo ad un documento che serve ad individuare la soglia di reddito che dà accesso a specifiche detrazioni fiscali.

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A differenza dell’ISEE, il quoziente familiare tiene conto solo del reddito del nucleo familiare, senza considerare il patrimonio dello stesso.

Il quoziente familiare è stato introdotto tramite la Legge di bilancio 2023. Rappresenta una novità assoluta in tal senso, che produrrà effetti anche per l’accesso al superbonus 2023.

Scopriamo come influisce il quoziente familiare sul Superbonus.

Quoziente familiare per Superbonus: come funziona

Il quoziente familiare è una novità introdotta con la Legge di bilancio 2023. Si tratta di un documento che elabora un indicatore, tenendo conto dei redditi del nucleo familiare e del numero dei componenti dello stesso.

In sostanza, si tratta di un sistema di tassazione con aliquote progressive. Così facendo si individua l’aliquota media da applicare a tutti i redditi percepiti dai componenti del nucleo familiare. Lo scopo di tale sistema è quello di ridurre la pressione fiscale sui singoli componenti. Di conseguenza, più numerosa è la famiglia e più la pressione fiscale diminuisce.

Con l’approvazione del Decreto Aiuti Quater sono state introdotte diverse novità, che fanno riferimento proprio al quoziente familiare e al Superbonus per le villette unifamiliari.

Ricordiamo che, a partire dal 1 gennaio 2023, l’aliquota di detrazione fiscale alla quale è possibile accedere per i lavori effettuati con il Superbonus non sarà più pari al 110%, ma al 90%.

Tuttavia, c’è anche un’altra importante novità che riguarda le modalità di calcolo del reddito familiare che dà accesso al Superbonus.

In base a quanto stabilito dal Decreto Aiuti Quater, coloro che intendono beneficiare del Superbonus per gli interventi di ristrutturazione sulle villette unifamiliari, nel 2023, devono fare in modo che queste siano l’abitazione principale del richiedente.

Inoltre, è necessario essere in possesso di un reddito annuo non superiore a 15.000 euro.

Proprio, a proposito del limite reddituale in questione subentra la novità del 2023, ovvero il quoziente familiare.

Infatti, per accedere alla detrazione fiscale del Superbonus è necessario prendere in considerazione i redditi familiari registrati nell’anno precedente a quello in cui si sostengono le spese, per l’intervento di ristrutturazione edilizia.

In pratica, il calcolo del quoziente familiare prevede la somma dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare. Il risultato andrà poi rapportato al coefficiente, determinato in base alla numerosità del nucleo familiare in questione.

Se il risultato finale è pari o inferiore a 15 mila euro, sarà possibile accedere al Superbonus al 90%.

Condizioni per accedere al Superbonus al 90%

In base a quanto stabilito dal legislatore, da quest’anno sarà possibile dire addio per sempre al Superbonus 110%. Fermo restando che per coloro che hanno presentato il documento di Stato di avanzamento dei lavori al 30%, entro il 30 settembre 2022, è stata prolungata la finestra temporale che permette di beneficiare della detrazione fiscale piena.

Infatti, solo e unicamente queste categorie di cittadini potranno effettuare spese nel 2023, continuando a godere della detrazione fiscale al 110%. Nello specifico, la finestra temporale si chiude il 31 dicembre 2023.

Nel frattempo, coloro che non hanno presentato il SAL entro il 30 settembre 2022 potranno effettuare lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica sulle villette unifamiliari, usufruendo di una detrazione fiscale al 90%.

Per accedere alla suddetta agevolazione fiscale è necessario rispettare specifiche condizioni:

  • la unifamiliare deve essere un edificio adibito ad abitazione principale del richiedente;
  • il richiedente deve essere in possesso di un reddito non superiore a 15.000 euro, calcolato con il sistema del quoziente familiare.

Calcolo del quoziente familiare

Come abbiamo visto, il quoziente familiare è una novità del 2023. Esso permette di individuare l’indicatore reddituale di ogni nucleo familiare, tenendo conto di tutti i redditi dei componenti e del numero degli stessi.

Lo scopo del quoziente familiare è quello di favorire l’accesso ad agevolazioni e bonus, per le famiglie più numerose.

Il calcolo del quoziente familiare prevede che venga fatta la somma dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare. Tale valore sarà poi rapportato al coefficiente, assegnato in base al numero di membri della famiglia.

In presenza di un marito e una moglie (sia legati da matrimonio che da unione civile), la legge prevede l’attribuzione del coefficiente 1, per ciascuno di essi.

Dunque, se in una famiglia ci sono solo marito e moglie, il coefficiente da prendere in considerazione è 2 (uno per il marito e uno per la moglie).

Ad ogni familiare si aggiunge il coefficiente 0,5. Nello specifico:

  • un familiare, che può essere anche un figlio, prevede l’assegnazione del coefficiente 0,5;
  • due familiari, anche due figli, comportano l’assegnazione del coefficiente 1;
  • da tre o più familiari si aggiunge il coefficiente 2.

Esempio pratico

Per comprendere meglio come influisce il quoziente familiare sul Superbonus, proviamo a fare un esempio concreto.

Immaginiamo che una famiglia di quattro persone intenda effettuare lavori edilizi di riqualificazione energetica sull’abitazione principale, che è anche un’unifamiliare, accedendo alla detrazione fiscale del Superbonus.

Per sapere se si ha diritto all’agevolazione fiscale è necessario presentare il quoziente familiare.

Se ipotizziamo che la famiglia di quattro persone sia costituita da mamma + papà + due figli minori, dovremmo avere la certezza che solo i due adulti possono produrre reddito.

Immaginiamo che il reddito complessivo dei due adulti sia pari a 40.000 euro all’anno. Il coefficiente da applicare sarà tre (1=mamma; 1=papà; 1=per i due figli).

Di conseguenza il quoziente familiare di questo nucleo sarà dato dall’operazione: 40.000/3= 13.333,33 euro.

Dunque, in questo caso, la famiglia in questione rientra nei limiti reddituali previsti dalla legge per accedere al Superbonus 90%.

Nel caso di una famiglia, costituita anch’essa da quattro componenti, con le medesime caratteristiche della precedente, fatta eccezione per il reddito, avremo un quoziente diverso.

Sei ipotizziamo che il reddito complessivo del secondo nucleo familiare sia pari a 55.000 euro, applicando lo stesso coefficiente 3, si ottiene un quoziente di 18.333,33 euro.

In questo caso, dunque, il valore del quoziente è superiore al limite reddituale che permette di accedere al Superbonus.

Con lo stesso reddito (55 mila euro) un nucleo familiare più numeroso potrebbe accedere al Superbonus. Ad esempio, una famiglia con un figlio in più, avrebbe un coefficiente pari a 4 e produrrebbe un quoziente pari a 55.000/4= 13.750 euro. Riuscendo così ad accedere al bonus edilizio. A dimostrazione che il meccanismo favorisce le famiglie numerose.

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