Uno degli argomenti più caldi di questo 2023 riguarda le case green. L’Unione Europea ha dato il via libera per un rinnovamento lato energetico delle strutture immobiliari. Ma quanto costa intervenire?
Tra quelli più discussi dell’ultimo anno troviamo la normativa che vuole mettere in atto le cosiddette case green. Da quest’ultimo termine possiamo capire come l’interesse si stia spostando nella direzione di ambiente e rinnovo sotto il punto di vista energetico.
La costruzione di determinate strutture non può che essere positiva sia per il nostro portafoglio, sul lungo periodo, sia per la natura. Quest’ultimo tema rispecchia una delle volontà dell’UE, con particolare interesse verso l’efficientamento energetico delle abitazioni. Argomento trattato con il via libera ad approvare il provvedimento entro un tempo di sei mesi.
Anche per quanto riguarda il lato italiano, si è concentrati su questo tema, proprio iun questi giorni è scattata la prologa per il bonus mobili e case green.
L’attuale proposta dell’UE riguarda la possibilità di dare agli edifici una classe energetica D entro il 2033. Questa proposta, però, non piace alla maggioranza attuale che sta cercando di modificarla.
Per le villette e i condomini, è stata l’Enea a dare una stima per quanto riguarda la spesa. In caso di operazioni su caldaie e infissi, in un condominio da circa 20 appartamenti, si potranno risalire 3 classi energetiche con un costo di 30.000 euro per appartamento. Mentre per gli infissi, la spesa è compresa tra i 10.000 e i 15.000 euro. Con le villette che avrebbero una spesa di circa 105.000 euro mentre ogni condominio avrebbe costi per 600.000 euro, circa.
La spesa più alta riguarda il cappotto coibentante, e può arrivare a toccare il 60% del totale. Mentre la restante parte si riferisce all’installazione di materiale fotovoltaico. Questa installazione permetterà alle caldaie e al nuovo sistema di dare energia pulita. Da come vediamo, si tratta di una bella sfida dato che su 12,2 milioni di strutture residenziali, più di 9 milioni non sono in grado di fornire prestazioni energetiche secondo i tempi indicati dall’UE.
Sono 4 gli interventi possibili per andare a migliorare sotto il punto di vista energetico un appartamento o una villetta: il cappotto termico che faccia da isolamento per l’edificio, nuova caldaia, sostituzione di infissi e installazione di un impianto fotovoltaico.
Nell’ultima bozza del testo, che verrà esaminata il prossimo 24 gennaio, si parla di lavori che dovranno essere svolti entro gennaio 2030. Entro quella data, tutte le strutture residenziali dovranno rientrare nella classe E. Per permettere questi cambiamenti nel giro di 7/10 anni si richiedono circa 1.400 miliardi di euro.
Questo scenario, come possiamo intuire, fa storcere un po’ il naso al governo. All’attuale esecutivo non va bene così’ come è strutturato il provvedimento. Cosa che ha portato la Commissione Europea a lasciare l’ultima decisione ai singoli paesi. Con un primo passaggio che riguarda il 15% in classe G.
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