L’Assegno Unico erogato a gennaio potrebbe contenere un’interessante sorpresa. Naturalmente parliamo di più soldi per le famiglie ma non per tutte.
In lavorazione il conteggio degli arretrati da erogare ai percettori di Assegno Unico Universale. A chi arriveranno i pagamenti extra?
Quando si parla di Assegno Unico si fa riferimento al versamento mensile che le famiglie con figli a carico fino ai 21 anni ricevono in sostituzione dei vecchi assegni familiari. Da più di dieci mesi milioni di nuclei aspettano l’erogazione a partire da metà mese. L’importo varia in base all’ISEE e proprio con riferimento all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente occorre fare una precisazione. Se non verrà rinnovato entro il 28 febbraio 2023 scatterà il pagamento della quota minima ossia 50 euro pur rientrando in altre fasce. L’ISEE 2022, infatti, è scaduto e per continuare ad ottenere l’importo spettante sarà necessario presentare la DSU entro la data indicata. Al momento, comunque, non occorre preoccuparsi per una eventuale sospensione dell’agevolazione. A gennaio il versamento arriverà puntuale e con una sorpresa per chi attende gli arretrati. L’INPS ha iniziato le lavorazioni e a breve dovrebbero arrivare.
Nel mese di gennaio 2023 l’INPS corrisponderà l’Assegno Unico in due differenti momenti, a metà mese e a fine mese. Ad ottenere l’erogazione saranno coloro che attendono gli arretrati. Nei giorni scorsi, infatti, sono partite la lavorazioni dei pagamenti della misura sul Reddito di Cittadinanza. Le mensilità arretrate verranno versate sulla card dei percettori tranne quelle relative a dicembre.
A metà mese, infatti, arriveranno solamente le mensilità dei mesi precedenti, poi a fine mese quelle di dicembre 2022. Da quando l’erogazione risulta in lavorazione (si può verificare accedendo al Fascicolo previdenziale del cittadino sul sito INPS accedendo con le credenziali digitali) passano circa due giorni prima che venga indicata l’esatto giorno del versamento. Al cittadino il compito di controllare.
L’Assegno Unico su RdC arriva in automatico, senza dover inoltrare domanda, insieme alla ricarica mensile del sostegno al reddito (che nel corso del 2023 sparirà). Per alcuni cittadini, dunque, è in arrivo dato che la data di erogazione è il 15 del mese. Parliamo di chi attende la ricarica per la prima volta, chi ha rinnovato e chi, appunto, attende gli arretrati. Il giorno 27, invece, sarà “giorno di paga” per tutti gli altri percettori.
I pagamenti non avvengono in un unico momento, perciò ogni beneficiario potrà ricevere i soldi in diversi momenti nel corso della settimana. Per conoscere la data esatta occorre tenere sotto controllo la disposizione di pagamento INPS. Come già accennato la via più semplice è quella telematica ma ci sono altre strade. Chiedere aiuto ai Caf e patronati oppure chiamare il Contact Center al numero 06 164 164 per chiamate da mobile oppure 803 164 per telefonate da fisso.
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