Per il nuovo anno è previsto un bonus acqua 2023, che concede un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute.
Tra gli interventi previsti per il 2023, che hanno lo scopo di ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza delle abitazioni, c’è anche il bonus acqua 2023.
Il bonus acqua potabile è stato confermato dal governo Meloni. Dopotutto, il beneficio, introdotto per la prima volta nel 2021, èstato rinnovato anche per le spese del 2022 e del 2023.
L’obiettivo del bonus acqua 2023 è quello di ridurre l’utilizzo di plastica e lo spreco di acqua.
Come si accede al bonus? Quali sono i massimali del credito d’imposta?
Il bonus acqua potabile 2023 è un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta per l’installazione di un impianto domestico o aziendale che permette di rendere potabile l’acqua del rubinetto.
L’agevolazione economica era già disponibile nel 2021 e nel 2022, ma è stata confermata e prorogata anche per il 2023.
L’obiettivo del bonus è quello di ridurre l’utilizzo di plastica, legato all’acquisto di acqua in bottiglia. Ma, allo stesso tempo, il beneficio intende valorizzare l’acqua potabile del paese rendendo utilizzabile quella del rubinetto.
Per poter utilizzare il bonus acqua 2023, è necessario che il soggetto interessato effettui una segnalazione specifica dell’ammontare delle spese agevolabili all’Agenzia delle Entrate.
In pratica, l’utente deve accedere alla propria Area personale utilizzando le credenziali digitali SPID o CIE. Dopo aver effettuato questo passaggio, l’utente potrà accedere alla sezione agevolazioni dove troverà la voce credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.
In alternativa, è possibile inviare comunicazione attraverso un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa.
Vi è un importante caratteristica del bonus acqua 2023 che non bisogna assolutamente trascurare: la segnalazione all’Agenzia delle Entrate può essere effettuata solo tra il 1° e il 28 febbraio.
Per presentare richiesta del bonus acqua potabile 2023 è necessario effettuare la procedura interamente in via telematica, accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate.
Al momento della domanda occorre allegare la fattura elettronica o un documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale di chi effettua la richiesta di credito.
Se l’istanza è presentata da un soggetto privato o comunque da un soggetto diverso da quelli che svolgono attività di impresa in regime di contabilità ordinaria, la normativa prevede che il pagamento sia effettuato tramite versamento bancario o postale oppure con altri sistemi di pagamenti, purché non siano utilizzati i contanti.
Ad ogni modo, il bonus acqua 2023 prevede la copertura delle spese effettuate per l’acquisto e l’installazione di sistemi di “filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290 per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti”.
I soggetti che ne hanno diritto ricevono un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta entro un tetto massimo di €1000, per le persone fisiche, e di 5.000 euro per gli immobili adibiti ad attività commerciale o istituzionale.
Dunque, i privati e le persone fisiche possono ricevere un beneficio fiscale del valore di €500, mentre gli altri soggetti possono ricevere un rimborso di 2.500 euro.
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