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Mamme disoccupate? Ottime notizie: c’è un ricco bonus da conoscere

Published by
Floriana Vitiello

Per offrire un sostegno alle mamme disoccupate, il Governo ha rinnovato la misura che prevede l’erogazione di un assegno di denaro.

La Legge di bilancio 2023 ha approvato, anche per quest’anno, le agevolazioni previste per le famiglie con ISEE basso. Tra queste misure vi è anche l’assegno indirizzato in favore delle madri che non hanno un lavoro.

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Ci stiamo riferendo ad un sostegno economico che ha lo scopo di offrire un concreto aiuto per affrontare le spese relative alla cura e alla gestione del bambino.

Si tratta di un vero e proprio bonus mamme disoccupate, che viene erogato dai Vomuni di residenza su richiesta dell’interessata. Scopriamo quali sono i requisiti necessari per accedere al beneficio economico.

Mamme disoccupate: l’aiuto dello Stato

Per accedere all’assegno di maternità, erogato dai Comuni, in favore delle mamme disoccupate, è necessario essere in possesso di specifici requisiti. Inoltre, l’aiuto economico non è erogato in maniera automatica. Infatti, occorre che il soggetto interessato presenti un’apposita domanda al Comune di residenza.

L’importo sarà accreditato dall’istituto previdenziale, in presenza dei requisiti richiesti dalla normativa.

Di fatto, per ottenere il bonus mamme disoccupate o non lavoratrici occorre:

  • Avere la cittadinanza italiana o comunitaria con residenza in Italia o extracomunitaria con permesso di soggiorno regolare;
  • Essere in possesso di un reddito ISEE di valore inferiore a 17.747,58 euro;
  • Essere residenti in Italia al momento della nascita dell’adozione o dell’affidamento preadottivo del bambino;
  • Non beneficiare di altri trattamenti per la maternità garantiti dallo Stato o dal datore di lavoro.

Ad ogni modo, per ottenere il bonus mamme disoccupate è necessario che il minore, per il quale si intende ricevere l’assegno, non abbia superato i sei anni di età al momento dell’adozione o dell’affidamento. Mentre per le adozioni internazionali occorre che il figlio non abbia superato i 18 anni di età.

Sebbene il bonus in questione sia indirizzato in favore delle mamme che non hanno un lavoro, ci sono delle eccezioni che consentono anche alle mamme lavoratrici di ricevere il beneficio.

In tal caso, la domanda per ottenere il bonus può essere presentata solo se la lavoratrice non ha diritto all’assegno di maternità dello Stato o alla maternità obbligatoria.

In ogni caso, le mamme lavoratrici che percepiscono un assegno statale o di maternità di importo inferiore rispetto all’indennità erogata dal Comune di residenza possono chiedere il bonus mamme disoccupate, in misura ridotta.

Il valore del bonus

L’assegno di maternità riconosciuto ai Comuni, e erogato dall’istituto previdenziale nel 2023, è accreditato in un’unica soluzione alle mamme che non lavorano.

L’importo erogato è pari a 1773,65 euro, che corrispondono a 354,73 per 5 mensilità.

Il bonus spetta per ogni figlio, dunque in caso di parto gemellare l’importo viene moltiplicato per il numero di figli. Lo stesso discorso vale anche per le adozioni o l’affidamento di più minori.

Per ottenere il bonus è necessario presentare un’apposita domanda al proprio Comune di residenza. Sarà, poi, compito di quest’ultimo effettuare comunicazioni all’INPS trasferendo i dati dell’interessata.

Se tutti i requisiti previsti dalla disciplina saranno rispettati, l’ente verserà il contributo alle mamme.

È importante ricordare che la domanda, per il bonus mamme disoccupate 2023, deve essere effettuata direttamente dalle neomamme entro sei mesi dalla nascita del figlio. Lo stesso termine deve essere rispettato anche in caso di adozione o affidamento del bambino.

Al momento della presentazione della domanda è necessario allegare anche i seguenti documenti:

  • Carta d’identità e codice fiscale della mamma;
  • Eventuale permesso di soggiorno;
  • Modello ISEE in corso di validità, dunque quello del 2023;
  • Autocertificazione che dichiari il rispetto dei requisiti richiesti dalla disciplina;
  • L’IBAN sul quale si intende ricevere l’accredito dall’INPS.

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