Per sapere tutto sulla Legge 104 occorre approfondire l’articolo 4 che spiega come accertare la patologia e quali sono i benefici a cui accedere.
Gli invalidi e i caregiver possono approfittare di importanti agevolazioni diventando titolari della Legge 104.
L’accertamento di un handicap consente a disabili e familiari che se ne prendono cura (qui la procedura per diventare caregiver) di approfittare di una serie di benefici assistenziali ed economici. La persona portatrice di handicap è colui o colei che presentano una minorazione psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di apprendimento, di relazione o di integrazione sociale lavorativa tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Al fine di ridurre tale svantaggio è nata la Legge 104 che prevede una serie di misure in favore dei soggetti con handicap accertato da una commissione medica incaricata INPS. Vediamo come si arriva al suddetto accertamento e quali benefici comporta.
L’handicap è diverso dall’invalidità. Quest’ultima viene riconosciuta come ridotta capacità lavorativa e comporta l’assegnazione di una percentuale che darà diritto a specifiche prestazioni economiche o lavorative. Il soggetto con handicap vedrà assegnarsi anch’esso una specifica percentuale di invalidità – di poco superiore al 33,3% – e potrà così contare su benefici di diversa natura ed entità, legati alla gravità della minorazione.
Per il riconoscimento dell’handicap occorrerà una valutazione da parte di una commissione medica. A seconda dell’età del richiedente – da zero a 18 anni e dai 18 in su – verrà assegnato un team differente. I bambini e ragazzi in età evolutiva verranno “giudicati” da una commissione con un medico legale (il presidente) e due medici specialisti (pediatri, neuropsichiatri infantili o specialisti della patologia di cui soffre il paziente). Gli adulti, invece, saranno valutati da un operatore sociale e un esperto della materia oggetto di controllo.
Al termine della visita la commissione redigerà un verbale in cui indicherà il grado di handicap rilevato.
Il verbale potrà indicare il richiedente come persona non handicappata. In questo caso non si avrà accesso a nessun beneficio della Legge 104. Se riconosce un handicap senza connotazione di gravità permetterà l’accesso a numerose prestazioni ma non a quelle più significative come, ad esempio, i permessi da lavoro retribuiti o il congedo straordinario di due anni.
Infine, la commissione potrebbe attribuire un handicap grave con necessità di assistenza continua, permanente e globale oppure un handicap superiore a 2/3. In questi casi le agevolazioni concesse sono tutte quelle previste dalla Legge 104. Ma di quali benefici parliamo?
Oltre ai già citati permessi da lavoro e congedi straordinari ricordiamo la detrazione del 19% e l’IVA al 4% per l’acquisto di un’auto o di dispositivi medici, il bonus bollette, le agevolazioni per i viaggi sui trasporti pubblici, le agevolazioni per la pratica dello sport, l’esonero dal pagamento del bollo auto e delle tasse universitarie, l’indennità di accompagnamento e il Bonus una tantum da mille euro per i lavoratori fragili.
Pensate di rientrare tra i beneficiari della 104? Allora è il momento di rivolgersi al proprio medico di base e avviare la procedura di riconoscimento dell’handicap.
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