Nel nostro conto corrente ci sono sia i risparmi che diversi pagamenti. Per tale ragione, entra in gioco la giacenza media di conto corrente. Ma quanto ammonta questo indicatore? Ecco cosa c’è da conoscere.
Dare un occhio al nostro conto di risparmio non fa mai male. Questo perché ci sono alcune operazioni da tenere sotto osservazione. Una riguarda sicuramente la giacenza media del conto corrente che altro non è che la somma disponibile sul conto in uno specifico momento.
I pagamenti di default si realizzano nei limiti della giacenza. Ma in alcuni casi, alcuni conti prevedono anche di andare in rosso. In questo caso, significa fare dei pagamenti che vanno a superare la giacenza disponibile sul conto. Se da un lato è una strada che si può percorrere dall’altra è giusto sapere che, in caso, si dovranno pagare commissioni e interessi passivi sul rosso.
Insomma, anche quando si parla di conti e giacenza media l’attenzione deve essere massima. Per tale ragione, molti si chiedono cosa accade se ci sono tantissimi soldi sul conto? Quale sarebbe il requisito essenziale per quanto riguarda la giacenza media?
Quando si parla di risparmi e di entrate, non possiamo che portare la nostra attenzione al massimo. In prima battuta è giusto non andare mai in rosso per evitare spese accessorie che hanno comunque un certo peso. Dall’altra parte, non sembra idoneo avere delle giacenze elevate sul conto corrente. Insomma, anche l’altro estremo non è consigliabile.
Secondo quanto riferito da Altroconsumo, il consiglio è quello di avere una giacenza media che rientri nella cifra di 5.000 euro. Così da cercare altre strade di investimento per i nostri soldi. Se, invece, le nostre spese superano questa soglia allora meglio aumentare la giacenza per evitare che si vada in rosso.
Troppi soldi sul conto, quindi, possono dare qualche problema. Ad esempio come quelli degli interessi attivi che sono riconosciuti sulle giacenze. Questi spesso sono zero o quasi, cosa che porta a dire che avere troppi soldi sul conto ci fa perdere la possibilità di ottenere interessa alti con prodotti redditizi. Ci sono anche gli interessi percepiti sulle giacenze. Si deve anche considerare il FITD, fondo interbancario di tutela dei depositi. Questo garantisce ai soldi che sono sul conto, in caso di fallimento o difficoltà dell’ente, di coprire solo un massimo di 100.000 euro a depositante. Una soglia che non sarebbe superata.
La gestione del bilancio di famiglia è sempre fondamentale, a maggior ragione oggi dove le difficoltà economiche sono elevatissime. Ma una ottima gestione ci garantisce di non andare in rosso. Anche se non andare in rosso, in certi casi, non è semplice.
Come abbiamo visto, andare in rosso porta ad altre spese su oneri e altre clausole. Quindi è assolutamente sconsigliato fare operazioni di pagamento che vadano a superare la giacenza sul nostro conto. Le spese che, poi, dovremmo affrontare non sono uguali per tutti gli enti. Queste variano dal fatto se un conto corrente sia affidato oppure senza fido.
In caso di conto corrente con fido, si stipula un contratto accessorio a quello del conto corrente. L’istituto ci mette a disposizione una cifra. Questo è il fido che possiamo usare nel momento in cui i pagamenti vadano oltre la nostra giacenza. Alla banca è dovuta la commissione per l’affidamento che è pari allo 0,5% a trimestre. Questo si calcola sul fido concesso.
Un conto corrente non affidato mette in luce un rosso momentaneo che dura pochi giorni. Di solito persiste fino a quando non arriva lo stipendio. Con questo conto, la banca riceve una commissione di istruttoria veloce che non si paga se nei 3 mesi, il rosso non è andato oltre una settimana, con un valore di massimo 500 euro. In caso di pagamento, si può arrivare anche a 100 euro a trimestre. Pagamento anche degli interessi passivi che si applicano fino a quando il rosso è stato scoperto.
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