Con la rottamazione quater il Governo Meloni ha porto una mano ai contribuenti in debito con il Fisco, anche a chi è decaduto dalla vecchia pace fiscale.
Il 5 dicembre 2022 sono scadute le rate della rottamazione ter. Chi non ha pagato in tempo potrà usufruire della rottamazione quater.
Opportunità incredibili per i debitori. Il Governo ha previsto una tregua fiscale e la Legge di Bilancio 2023 ne ha definito le modalità. Giorgia Meloni, appurata la grave situazione relativa ai pagamenti delle cartelle esattoriali, ha deciso di cercare di sistemare le complicazioni degli ultimi anni procedendo con una tabula rasa delle cartelle fino a mille euro e consentendo una rateizzazione significativa con cancellazione di sanzioni e interessi (sarà applicato unicamente un interesse del 2% sulle rate a partire da agosto 2023) per quelle di importo superiore. Nel primo caso il periodo temporale di riferimento è tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Nel secondo caso sono coinvolte tutte le cartelle affidate al Fisco entro il 30 giugno 2022. Come detto, dunque, un’opportunità imperdibile di cui approfittare per prendere una boccata d’ossigeno in un periodo economicamente difficile.
Quando c’è una rottamazione e si concede la rateizzazione di un debito occorre sapere che qualora anche una sola rata dovesse essere non pagata si decadrebbe immediatamente dalla rottamazione. Le somme pagate verrebbero considerate, così, un acconto dell’importo complessivo da restituire segnalato nella cartella esattoriale e il contribuente dovrebbe procedere il prima possibile con il versamento del totale.
Lo scorso 5 dicembre 2022 sono scaduti i termini di pagamento delle rate della rottamazione ter. A causa della crisi finanziaria, dell’inflazione e dell’aumento dei costi tanti cittadini non sono riusciti a corrispondere quanto dovuto decadendo dalla rottamazione. Ebbene, per questi debitori si apre un altro portone, la rottamazione quater. I debiti originari potranno rientrare nella nuova pace fiscale naturalmente rispettando le condizioni stabilite nella manovra fiscale.
Ottime notizie, dunque, per i decaduti dalla rottamazione ter. Potranno approfittare della tregua fiscale che scatterà il 31 marzo 2023. Fino ad allora i pagamenti verranno sospesi. Occorre sapere che la cancellazione delle cartelle fino a mille euro avverrà automaticamente. Il cittadino non dovrà presentare domanda ma solo verificare che la cartella sia stata cancellata.
Per accedere alla rateizzazione degli importi superiori a mille euro, invece, sarà necessario aderire alla rottamazione quater seguendo le modalità che presto – entro il 21 gennaio – l’Agenzia delle Entrate renderà note. L’adesione dovrà avvenire entro il 30 aprile 2023. La prima rata, poi, si dovrà pagare entro il 31 luglio 2023 e le successive ogni tre mesi fino ad un massimo di diciotto rate (30 novembre 2027). Chi volesse potrebbe corrispondere quanto dovuto in un’unica soluzione entro il 31 luglio.
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