Negli ultimi giorni si è sempre più diffusa la truffa a nome Agenzia delle Entrate. La frode sta facendo sempre più vittime ed ha portato la Polizia Postale a svelare i contenuti inaffidabili. Ecco a cosa fare particolare attenzione.
Si parla nuovamente di una truffa che sta mettendo in pericolo tantissimi utenti. Visto gli alti numeri, gli agenti della Polizia Postale hanno pensavo bene di comunicare agli utenti alcune indicazioni su quali contenuti prestare particolare attenzione. Anche perché, anche questa, sta segnalando numeri sempre più alti.
Quando si parla di queste frodi, ormai, la sorpresa è praticamente inesistente. Ci sono, quasi ogni giorno, tentativi in tal senso. Segno di come gli hacker abbiano in modo decisamente intenso approfittato di queste piattaforme. Gli ultimi giorni hanno regalato, a tal proposito, una nuova truffa Agenzia delle Entrate. Questa volta, il nome usato dai criminali è quello dell’ente nazionale a cui tutti i contribuenti fanno riferimento.
Queste situazioni sono sempre un po’ al limite. Nei giorni scorso, un’altra truffa che ha preso campo ha portato la vittima alla perdita di 3.000 euro. Da come vediamo, l’obiettivo dei truffatori è sempre quello di mettere mano al conto della potenziale vittima. Ma come funziona la truffa targata Agenzia delle Entrate? Ecco il monito lanciato dalla Postale.
L’allarme lanciato dalla Polizia Postale riguarda la nuova truffa, a nome Agenzia delle Entrate, che sta sempre più circolando in rete. Tutto avverrebbe tramite una fasulla mail a nome dell’ente nazionale. All’interno si avverte il contribuente la disponibilità ad un presunto rimborso. Rimborso che non esiste ma che fa parte del piano di phishing architettato dai truffatori.
L’obiettivo degli hacker, quindi, è quello di portare la potenziale vittima a svelare i dati del proprio conto. In merito, gli agenti della Postale hanno chiesto maggiore attenzione nel caso in cui arrivasse tale comunicazione alla nostra posta. Inoltre, nella nota della Polizia si avvertono gli utenti di come Agenzia delle Entrate non agisca in alcun modo così. Non esiste in alcun modo la richiesta di dati personali o bancari tramite sms oppure e-mail. Le informazioni personali sono ritrovabili solo nella sezione apposita nell’area personale.
Come spesso accade in questi casi, la Polizia Postale evidenzia anche come muoversi in caso di arrivo di queste comunicazioni sospette. Il primo passaggio è quello di non fornire dati personali. Non bisogna aprire allegati o cliccare sui link presenti. Si consiglia, una volta accertata della truffa, di eliminare il messaggio che è stato ricevuto.
Per ridurre l’arrivo di posta indesiderata, gli agenti ricordano di avere sempre il sistema operativo aggiornato e installare un programma antivirus e antispam.
Dalla Polizia Postale, come riportato da Sky, sono emersi anche i numeri sulle truffe online verificate durante il 2022. Rispetto al 2021 c’è stato un grande aumento di cifre sottratte: si parla di circa 115 milioni, l’aumento è stato del 58%. Nel 2022 ci sono stati 15.508 casi e 3.541 persone finite sotto indagine.
Un rialzo importante, come svelato dalla Postale, riguarda il mondo del trading online con 3.020 casi trattati e 130 persone finite nel mirino della giustizia. Sono aumentati i portali che toccano quell’ambito e che promettono guadagni da capogiro. Se spostiamo il mirino su vishing, smishing e smishing troviamo 853 persone indagate e identificate.
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