Lo stipendio di tua moglie o tuo marito è a rischio se sei un cattivo pagatore. Devi stare molto attento, perché il debitore insolvente metter a rischio le finanze del coniuge: ecco gli aspetti che devi tenere in considerazione.
Quelli che stiamo vivendo non sono tempi facili da un punto di vista economico, dove la crisi finanziaria è imperante ed è facile diventare dei cattivi pagatori. E quindi realizzare una inadempienza che può essere più o meno grave. Non tutti sanno però che questa situazione potrebbe spingere i creditore a rifarsi sullo stipendio del proprio coniuge e quindi mettendo a rischio lo stipendio della moglie o marito.
Sono mesi che famiglie e imprese sono sotto pressione per via della crisi della qualità della vita e ad una inflazione che non vede di abbassarsi. E mentre in molti sono in ginocchio, diventare un cattivo pagatore potrebbe capitare anche alla persona più puntuale e precisa dei pagamenti. Uno scenario che potrebbe portare al pignoramento dei beni e mettere a rischio anche lo stipendio del coniuge.
È una questione che viene fuori quando uno dei coniugi deve far fronte a terzi a causa di alcuni debiti. Una vicenda che potrebbe diventare un problema familiare. Ma quando i creditori possono rifarsi sullo stipendio di un coniuge? Andiamo a conoscere tutti i dettagli e che cosa succede quando il debitore è insolvente ad uno o più pagamenti.
Per prima cosa, bisogna sottolineare che il coniuge è a rischio solo se si è in comunione dei beni. Solo in questa situazione il patrimonio del marito e della moglie è ritenuto per legge “responsabile diretto” e quindi intaccabile in caso in cui uno dei due coniugi dovesse essere insolvente. E questo in forma indipendente dal fatto che uno o l’altro beneficino del debito.
Si rischia, quindi, il pignoramento in caso in cui uno dei due coniugi è iscritto alla black list del CRIF, ovvero quando non si paga un prestito o un mutuo. Una rivalsa che può avvenire anche sulle finanze del marito o della moglie che non hanno debiti. Per prima cosa, il creditore si deve rifare sui beni personali del cattivo pagatore. Quest’ultimo ha 60 giorni in caso in cui la proceduto è avviata dall’Agenzia delle Entrate.
Solo in un secondo momento può andare ad intaccare lo stipendio o la pensione o il patrimonio dell’altro coniuge che è in comunione dei beni. Proprio per questo motivo, la cosa più intelligente ed utile a molti è quella di fare la separazione dei beni. In quanto, in casi estremi, almeno uno dei due stipendi è ‘salvo’.
Tuttavia, questo è un discorso che rientra solo dopo il matrimonio. E quindi non include i guadagni del coniuge non debitore prima delle nozze. In poche parole, se il marito ha contratto dei debiti ed è stato insolvente prima del matrimonio, questo vuol dire che lo stipendio della moglie è salvo e non può essere intaccato dal creditore.
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