Beffa aumenti pensioni: a gennaio pagamenti senza maggiorazioni

I pagamenti di gennaio sono stati caratterizzati da una beffa aumenti pensioni. Gli “extra” promessi non sono arrivati.

Nel corso delle scorse settimane si è parlato spesso della perequazione attesa per gennaio 2023. Ci stiamo riferendo al adeguamento del valore delle pensioni in base all’attuale costo della vita.

Dopotutto, il 2022 è stato caratterizzato da un tasso di inflazione particolarmente alto, che in alcuni casi ha determinato un anticipo dell’adeguamento.

Ad ogni modo i pensionati erano in attesa della rivalutazione già nell’importo di gennaio. Ma si è verificata una beffa aumenti pensioni a causa dell’assenza del extra promesso dal governo Meloni.

Cos’è successo? Come mai l’aumento non è presente negli importi di gennaio 2023?

Beffa aumenti pensioni: che fine ha fatto l’intervento?

L’erogazione delle pensioni da parte dell’INPS è avvenuta in maniera puntuale anche a gennaio 2023. Tuttavia, milioni di pensionati attendevano gli incrementi legati alla perequazione di cui si è tanto parlato nelle scorse settimane.

Purtroppo, con somma delusione, i pensionati hanno constatato l’assenza delle maggiorazioni. Come mai?

A partire da martedì 3 gennaio sono disponibili le pensioni per tutti i titoli di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. Coloro che, invece, ritirano l’assegno in Posta dovranno rispettare la turnazione alfabetica.

Ad ogni modo, anche se gli importi sono stati erogati regolarmente, molti pensionati sono rimasti stupiti dall’assenza delle maggiorazioni di cui si è tanto parlato.

Tuttavia, solo gli assegni pensionistici con valore fino a 4 volte la pensione minima di €526, ovvero coloro che percepiscono una pensione pari o inferiore a €2100, hanno avuto un aumento di 153 euro già a partire dal mese di gennaio.

Tutti gli altri pensionati dovranno attendere il mese di febbraio o qualche altro mese. In tal caso, però, è prevista anche l’erogazione degli arretrati.

Dopotutto, la manovra è stata approvata il 30 dicembre. Per ragioni di questioni tecniche non è stato possibile recepire immediatamente i nuovi importi. Per questo motivo, l’INPS non è riuscita ad erogare le maggiorazioni già nel mese di gennaio.