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RC Auto, non cadere in trappola: boom di polizze truffa

Published by
Giovanni Cristiano

Sono state tantissime le polizze truffa per quanto riguarda RC auto. Le trappole piazzate dai truffatori hanno fatto sempre più alti numeri. Ecco il comunicato e quali misure di sicurezza adottare.

Le frodi, sia online che non, sono praticamente all’ordine del giorno. Con il tempo, gli hacker o truffatori, si sono sempre più evoluti andando a segnare praticamente qualsiasi ambito. Dall’altra parte, nonostante una fluida informazioni, le vittime sono sempre di più. Ragion per cui, tale situazione si fa sempre più complessa e complicata.

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In questo particolar caso si parlare di tantissime truffe che si sono legate al mondo del RC auto. Sappiamo bene come le assicurazioni siano un problema per molti, soprattutto lato costi. Per tale ragione, si cerca sempre di indagare tutte le offerte che il web possa offrire. Ed è proprio in questo contesto che rientrano le attività illegali volte a far cadere in trappola i vari utenti.

Come anticipato, sono tantissime le truffe che si verificano ogni giorno. Di recente, dato il periodo, gli hacker si sono intrufolati all’interno dei saldi invernali dando vita ad una frode che sta segnando sempre alti numeri. Proprio come in questo caso. A proteggere gli utenti ci ha pensato l’IVASS, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni tramite due comunicati stampa.

RC Auto, truffe sempre più numerose: il comunicato IVASS

Non sempre quello che vediamo in rete è regolare. Dobbiamo sempre prestare attenzione a quale sito ci affidiamo. Come spiega l’IVASS nel suo comunicato pubblicato il 21 dicembre 2022, si realizzano la commercializzazione in Italia di polizze contraffatte tramite un sito che si lega ad un’azienda esistente: Bothnia.

La Bothnia international è un’azienda di assicurazioni con sede in Finlandia. Dal comunicato si legge di come sia abilitata ad operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi in vari rami. Ma la stessa azienda ha comunicato un “warning” per indicare ai consumatori di come non abbia un proprio sito e che i siti di riferimento hanno solo il dominio “compre-group.com“.

Dall’Autorità finlandese si apprende che il portale con cui gli hacker si servivano per la truffa (bothnia-international.eu/en/index.html) non è più attivo. L’IVASS, quindi, raccomanda agli utenti massima cautela nella valutazione delle offerte assicurativi. Il consiglio è quello controllare sempre l’offerta che abbiamo di fronte. In prima battuta vediamo se la società è presente nei registri delle imprese italiane ed estere ammesse nella Penisola. Facciamo riferimento al Registro unico degli intermediari assicurativi ed elenco degli intermediari dell’Unione Europea. Infine, vediamo anche l’elenco di avvisi che fanno capo a casi di contraffazione, società non autorizzate e siti internet non conformi.

I siti assicurativi irregolari

In un comunicato stampa datato 23 dicembre 2022, l’IVASS ha messo in luce ben 23 portali irregolari che distribuivano polizze assicurative tramite siti non adeguati. Anche in questo caso, l’istituto chiede cautela e che si vadano ad adottare le giuste misure di prevenzione contro queste situazioni.

Oltre al controllo dei punti citati in precedenza, l’IVASS specifica i contatti con cui gli utenti possono rivolgersi: contact center consumatori IVASS numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì alle ore 8:30 fino alle 14:30.

Tra gli altri dettagli da controllare quando si parla di portali internet o Facebook abbiamo: i dati identificativi dell’intermediario, l’indirizzo della sede, il numero di telefono, numero fax e indirizzo PEC. Il numero e data di registrazione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi. Se non ci sono queste indicazioni, vuol dire che sia il portale che la pagina Facebook non rispettano le comuni norme in tema di intermediazioni RC auto.

Mentre per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo, oltre i dati citati, il loro sito deve riportare anche l’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione dell’esercizio dell’attività in Italia con indicazione autorità vigilanza dello Stato d’origine.

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