Sei disoccupato? Le finanze, in questo momento, devono essere gestite con parsimonia e particolare cura. Per dare un deciso sostegno riduci queste spese. Servono solo pochi minuti.
Prima della pandemia la situazione economica, sia italiana che mondiale, non era delle migliori. Con lo scoppio della pandemia, questa situazione è decisamente peggiorata. Il tasso di disoccupazione in Italia è decisamente aumentato e sta portando pesanti difficoltà in tante persone.
Essere in uno stato di disoccupazione sicuramente non piace a nessuno. Quando non si ha un lavoro, le entrate sono ridotte all’osso e si fa fatica anche ad avere un qualche tipo di desiderio. Per questo motivo, la gestione dei nostri risparmi deve essere seria e approfondita. Non dobbiamo in alcun modo farci prendere la mano e svuotare quanto messo da parte.
Nel momento in cui non possiamo aumentare le nostre spese, dunque, dobbiamo preservarle. Aspetto non affatto facile dato che, soprattutto chi ha una famiglia, le spese sono praticamente all’ordine del giorno. Ma ci sono alcune che possono essere ridotte così da permettere di dare nuova linfa al nostro conto. Bastano 30 minuti, ecco quali sono.
Le spese maggiori che una persone può fare riguardano sostanzialmente tre ambiti: la casa, l’auto e l’intrattenimento. Quindi, da disoccupato, si può procedere al taglio proprio di queste spese.
Partiamo con l’auto, se questo è un mezzo che non usi tanto allora potresti ridurre i costi dell’assicurazione con una semplice telefonata. Il contatto telefonico servirà a spiegare la situazione così da vedere se ci sono opzioni in merito al tuo stato di guida. Solo con questo contatto il risparmio andrà dal 5 al 10%. Ad esempio, alcune aziende permettono di fare un piano sui chilometri che vengono percorsi all’anno. Questo scenario, però, richiede l’installazione di un particolare dispositivo proprio per misurare i chilometri che vengono fatti.
Per risparmiare ancora di più possiamo anche trovare un nuovo accordo con chi ci ha concesso l’acquisto della vettura. Potremmo anche rifinanziare quel prestito così da avere rate più favorevoli dato il nostro momento. Anche in questo caso, basteranno al massimo 10 minuti per trovare un nuovo punto di incontro.
Quando si è disoccupati anche pagare l’affitto o il mutuo della propria abitazione può essere un serio problema. In caso di affitto possiamo contattare il padrone di casa e spiegare la situazione e come voler pagare il canone nei prossimi mesi. Si può anche offrire una parte della cifra. Questo permette di capire la buona volontà anche se tutto poi dipende da cosa decide di fare chi ha la casa in mano. Inoltre, non chiedere solo un mese ma cerca una dilazione che vada a toccare più mesi.
In caso di accordo, procedi con una e-mail che attesterà la veridicità dell’accordo. In caso non fosse d’accordo, allora davanti al proprietario si configura una strada fatta di giustizia, sfratti e moratorie.
Se invece la casa è nostra e stiamo pagando il mutuo potremmo chiedere all’istituto che i pagamenti siano differiti. Questo passaggio è chiamato “tolleranza” e questo può essere concesso fino ad un anno. Alla fine, però, quei pagamenti dovranno essere eseguiti. Si può anche considerare il rifinanziamento del mutuo così da ridurre la quota mensile.
Con ogni probabilità il tuo status da disoccupato ti ha già portato a ridurre le spese che riguardano le uscite o altri aspetti di intrattenimento come, ad esempio, i vari abbonamenti che abbiamo sottoscritto in passato. In genere, quando chiediamo di disdire le aziende ci offrono alcuni bonus per rientrare.
Questo discorso tocca vari ambiti e permettono così di ridurre la spesa e usufruire nuovamente del servizio. Un accordo per non perdere un cliente, alla fine, è possibile trovarlo e ci sono alcune aziende che forniscono poi delle offerte completamente nuove e importanti.
Dunque, se non abbiamo un lavoro dobbiamo concentrarci a ridurre queste 3 spese. Come abbiamo visto, tutto può avvenire da telefono e in pochi minuti. Concentriamoci prima sull’auto poi sulla casa e solo infine sull’intrattenimento. Il resto dipende dalle esigenze personali. Se si vuole agire tramite eliminazione oppure riduzione della spesa.
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