Sta per iniziare il periodo di sconti, ma la truffa dei saldi invernali è dietro l’angolo. Particolare attenzione ai siti di e-commerce che promettono affari. Vediamo insieme come difenderci dalle truffe.
Uno dei periodi più attesi dell’anno sta per partire. Gli sconti invernali sono, appunto, sempre molto attesi perché possono riservare proprio delle sorprese. Queste, però, non sempre risultano essere positive. Tale periodo è atteso anche dagli hacker che vogliono inserirsi nella voglia di acquisto delle persone.
Come ormai ben sappiamo, gli acquisti non vengono solo eseguiti in maniera fisica ma anche virtuale. Anzi, sul web, i consumatori preferiscono acquistare maggiormente. L’acquisto online ha molti aspetti positivi a partire dalla comodità. Ma, soprattutto in periodo di saldi, bisogna stare attenti. La truffa dei saldi invernali è dietro l’angolo e potrebbe colpire moltissime persone.
Quando si parla di questo argomento dobbiamo sempre prestare molta attenzione. Inoltre, i criminali si inseriscono i molteplici contesti. Di recente abbiamo parlato di una truffa pericolosa telefonica. Una truffa che mette profonda agitazione in chi la subisce. Questa volta, invece, l’attenzione deve salire quando ci apprestiamo a comprare online tramite sconti. L’Aicel, l’associazione italiana commercio elettronico ha dato delle direttive per difendersi da queste situazioni.
L’analisi condotta dalla Direzione centrale della polizia criminale, in merito al 2022, ha parlato di una riduzione di reati informatici del 15%. Dall’altra parte, però, sono due su tre le truffe che avvengono in rete. Nei primi dieci mesi del 2022 si parla del 68,2% rispetto al 66,3% segnalato nel 2021.
Al primo posto di queste truffe, come registrato da Aicel, ci sono i siti copia. Quei portali che sembrano originali ma non lo sono. In quel caso, il pagamento effettuato dalla potenziale vittima va ad una società terza. Sono siti con vita breve che spariscono per ricomparire in un’altra forma. C’è poi quella del “pacco”. La frode del “pacco” si è verificata anche durante il Natale. In ultima battuta c’è il dropshipping improvvisato. Questo crea problemi al consumatore dato che il pacco potrebbe essere fermato alla dogana. Per sbloccarlo, quindi, servirebbe eseguire un pagamento che comprende l’IVA.
Insomma, quando si acquista online non possiamo fare altro che stare attenti. In prima analisi dobbiamo eseguire un test di attendibilità del venditore o dell’azienda. Lo si può fare vedendo se ha un contatto WhatsApp, un indirizzo mail. Se, invece, è italiano allora possiamo con il numero di partita Iva vedere sul registro. Vediamo, poi, se il dominio del sito è cambiato nel tempo. Attenzione anche a come devono essere fatti i pagamenti o alla mancanza di sezioni.
Ancora, diffidiamo anche dalle recensioni positive che collimano tutte nello stesso periodo. Vediamo anche se c’è un sito di policy che riguarda la privacy. Verifichiamo se il sito non è presente sull’Autorità garante. Infine, vediamo quando è stata costruita l’azienda. Se è un Srls, senza capitale. Questa, nelle peggiore delle ipotesi, potrebbe essere costruita solo per il saldi.
Nel 2023 ci sarà una maggiore tutela dei consumatori tramite la direttiva Omnibus. Questa è entrata in vigore lo scorso settembre ma deve ancora essere approvata ufficialmente. Questa misura pone l’obbligo ai venditori online di comunicare in un certo modo gli sconti. In sintesi, si dovrà indicare il prezzo precedente più basso applicato nell’ultimo mese.
Con questa direttiva si regolamentano anche le recensioni pubblicate sui siti online. L’obiettivo è avere una maggiore trasparenza andando a contrastare tutte quelle fasulle oppure create ad hoc.
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