È in arrivo un maxi controllo a tappato per quanto riguarda il conto corrente di milioni di persone. Si tratta di una manovra che coinvolgerà un po’ tutti quanti ed è imminente: ecco che cosa c’è da sapere.
I tempi si sono evoluti e ad oggi veramente tutti posseggono un conto in un istituto bancario, dove decidono di depositare i loro risparmi ed i loro guadagni, che siano lavorativi o pensionistici. Tuttavia, è notizia fresca che è in arrivo una stretta. Si tratta di una manovra non per nazionale, bensì comunitaria. Visto che è una decisione dell’Unione Europea quella di mettere sotto controllo i depositi dei cittadini degli stati membri.
L’UE continua la sua lotta per proteggere i cittadini europei e il sistema finanziario della comunità dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento del terrorismo. Al fine di ampliare l’ambito di applicazione del quadro normativo esistente e colmare eventuali lacune, il Consiglio ha concordato la sua posizione su un regolamento antiriciclaggio e una nuova direttiva. Questi costituiranno il nuovo regolamento antiriciclaggio dell’UE.
È propio in questo scenario, che vedrà coinvolti tutti e 27 stati membri, che l’Unione Europea ha deciso di mettere sotto controllo il conto corrente e le cassette di sicurezza. Proprio per via della nuova normativa, gli stati potranno verificare i conti, i depositi e le cassette. In modo da avere tutte le informazioni necessarie sull’identità dei proprietari con un unico punto di accesso per tutti gli stati membri che sarà il Bar.
Le novità in materia arrivano dopo una decisione che è stata presa lo scorso 7 dicembre 2022 dal Consiglio dell’Unione Europea. Si è deciso, infatti, che i 27 stati membri adottassero un nuovo quadro normativo in come accordo. Rafforzando di fatto la normativa sull’antiriciclaggio. Una notizia che è spuntata fuori poco prima che ci fosse l’allarme sui conti correnti degli italiani per i prossimi mesi.
Si tratta di una vera novità per Bruxelles, che fino a questo punto non si era mai spinto. Infatti, stando a quanto viene sottolineato su Libero, non ci sono dei precedenti di regolamenti comunitari che sono applicabili ad ogni Stato membro all’interno del proprio comparto fiscale. Tra l’altro, la commissione ha spiegato che si attende un “un processo legislativo rapido”. Confermando una manovra rivoluzionaria.
La proposta dell’UE avrà come obiettivo quello di migliorare la capacità degli Stati membri di individuare e contrastare la frode fiscale. Così come l’evasione fiscale e l’elusione fiscale, richiedendo a tutti i fornitori di servizi, indipendentemente dalle loro dimensioni o ubicazione, di segnalare le transazioni dei clienti residenti nell’UE.
In pratica, tutti gli stati membri dovranno istituire dei meccanismi automatizzati centralizzati. Parliamo ad esempio di registri centrali oppure di sistemi elettronici centrali che fungono da reperimento dati, come ha spiegato il Consiglio. In questo modo, si potrà identificare in maniera tempestiva tutte le persone fisiche o giuridiche che sono proprietari e hanno il controllo di conti di pagamenti o conti bancari con Iban.
Stesso discorso di è fatto con le cassette di sicurezza che sono controllate da un ente creditizio all’interno del loro territorio. In poche parole, ci sarà una maggiore attenzione per quanto riguarda i risparmi dei cittadini che appartengono alla comunità europea. Un modo per tutelare tutti contro l’antiriciclaccio e porre fine a segreti e sotterfugi.
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