Tra le novità 2023 c’è il bonus colf e badanti da 1550 euro: è un voucher erogato in favore di chi assume.
Il 2023 è appena iniziato e per i lavoratori domestici è prevista una semplificazione degli obblighi per le famiglie che assumono. Lo Stato ha messo a disposizione fondi, per erogare incentivi economici in favore delle famiglie che assumono regolarmente badanti e colf.
Il bonus badanti e colf da 1550 euro, previsto per il 2023, ha lo scopo di contrastare il cosiddetto lavoro sommerso. L’iniziativa è una delle principali azioni del Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso, che si svilupperà sul triennio 2023-2025.
Chi avrà diritto al bonus colf e badanti? Quali sono i requisiti necessari per accedere al beneficio economico?
Il bonus economico erogato in favore delle famiglie che assumono con contratto di lavoro regolare collaboratori domestici, ha lo scopo di contrastare l’occupazione irregolare.
Dopotutto, dati alla mano, il settore del lavoro domestico è uno di quelli in cui si annida maggiormente l’irregolarità occupazionale. In base ad alcune indagini condotte, su 1,5 milioni di domestici, ci sono più di 780 mila lavoratori irregolari.
Per questa ragione il governo ha deciso di stanziare fondi che saranno erogati sotto forma di bonus in favore delle famiglie che assumono colf e badanti nel 2023.
Vi è anche un’altra importante novità che riguarda l’indennità di accompagnamento.
Il bonus colf e badanti da 1550 euro rientra all’interno di una serie di benefici economici già previsti per le famiglie che assumono un lavoratore domestico.
Le famiglie che sottoscrivono un contratto di lavoro domestico irregolare avranno accesso ad una deduzione fiscale dei contributi sociali pagati al lavoratore, per un valore massimo di 1549,36 euro all’anno.
Tale importo copre complessivamente i contributi sociali da versare per un lavoratore domestico non convivente, con contratto di lavoro di 20 ore a settimana.
Tuttavia la deduzione è limitata solo ai contributi sociali e per questo motivo copre circa il 10/15% del costo complessivo da affrontare per un nucleo familiare.
Si tratta, dunque, di un incentivo piuttosto basso che ha reso necessario l’introduzione di un ulteriore bonus che terrà conto di un parametro ISEE ben definito.
In questo modo, s’intende coprire una parte del costo che le famiglie devono sostenere per l’assunzione regolare di un lavoratore domestico.
Per accedere al beneficio sarà necessario presentare un’opportuna documentazione.
Dal momento che il bonus avrà come parametro di riferimento l’indicatore ISEE, la misura risulterà più vantaggiosa per le famiglie più abbienti. Dopotutto, questa categoria di famiglie è quella che più di frequente fa ricorso al lavoro domestico.
Per questo motivo, il governo ha deciso di farvi crescere il bonus rispetto a livelli più elevati di ISEE.
Il bonus dovrebbe avere un importo minimo di 1550 euro.
Per coloro che percepiscono l’assegno di accompagnamento, il piano prevede l’erogazione mensile di un importo inferiore.
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