In tema di aumenti, è in arrivo il decreto ministeriale che porterà le tariffe delle autostrade ad aumentare in maniera sensibile. Un aumento che non si verificava dal 2018. Vediamo tutti i possibili cambiamenti.
Sono mesi particolarmente difficili per gli italiani per quanto riguarda gli aumenti. I prezzi sono aumentati praticamente in ogni ambito. Tale cosa andrà avanti anche nel 2023. In merito, seguendo un decreto ministeriali ci saranno delle variazioni per quanto riguarda le tariffe. Cambiamenti che non si segnalavano dal 2018.
Sono tantissimi gli italiani che quotidianamente fanno uso dell’autostrada. Le tariffe, nel corso del tempo, sono sempre più aumentate lasciando, ogni volta, gli automobilisti senza parole. Reazione che, con ogni probabilità, sarà la medesima anche in questo caso. Reazione che non deve sorprendere dato che le finanze personali sono sempre uguali mentre il costo della vita aumenta e no di poco.
Si pensi che, su scala nazionale, da ben 4 anni non si registravano aumenti di alcun tipo. Cosa che porta le probabilità, in relazione al 2023, a salire in maniera vertiginosa. A proposito, è arrivato il decreto ministeriale che permette di conoscere tutte le modifiche in tema di tariffe per quanto riguarda le autostrade. Quanto cambieranno queste?
Il nuovo anno, tra le altre cose, potrebbe portare anche all’aumento dei pedaggi autostradali. Questi erano, come detto, bloccati dal 2018, in pratica che ha colpito Genova e il Ponte Morandi. Ora, però, potrebbe essere riattivato quel meccanismo che ogni anno portava le tariffe ad aumentare sempre di più. Innescando l’insofferenza generale dei tantissimi guidatori.
L’attesa, dunque, è alta e riguarda il decreto ministeriale di San Silvestro con il quale Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, prenderanno una decisione per quanto riguarda le richieste fatte dalle concessionarie.
Il 50% della rete a pedaggio a livello nazionale è detenuta da Autostrade per l’Italia. La società aveva fatto sapere di aver richiesto un aumento dell’1,5% in riferimento al piano economico e finanziario da 21,5 miliardi di euro. Cifra stanziata per ammodernare la rete.
Per il gruppo Gavio, invece, si sa che ha proceduto alla stessa richiesta di aumento. Da Il Sole 24 Ore, che riporta fonti della Tangenziale est esterna di Milano, società che si riferisce al gruppo Gavio, parla di una richiesta che toccherebbe il 3,5% per la tangenziale milanese. Per le due autostrade situazione al Centro della penisola, A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Roma-Pescara, non ci saranno aumenti come dichiarato dallo stesso Vice Premier Matteo Salvini. Anzi, aveva dato compito all’Anas, tramite progetto di fattibilità, la possibile riduzione delle tariffe.
Gli aumenti, come abbiamo visto, potrebbero partire dall’1,5% e finire al 3,5%. Un altro duro colpo per le famiglie italiane che stanno vedendo sempre più le conseguenze negative dell’inflazione. Da sottolineare, come riportato da Today, che queste percentuali comunque sarebbero inferiori rispetto ad altre zone europee. Ad esempio, in Francia e Spagna sono stati autorizzati amenti per il 4,7% e il 4%.
Mentre il altri paesi della zona europea, le autostrade sono completamente gratis. Ci riferiamo a Germania, Lussemburgo, Olanda, Belgio e i paesi scandinavi. Insomma, la situazione attuale anche in tema di autostrade è difficile. Vedremo come gli automobilisti reagiranno all’eventuale aumento.
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