Oggi scopriremo perché chi prende l’assegno ordinario di invalidità non deve attendere la convocazione per la revisione dei requisiti.
L’assegno di invalidità ordinario è una prestazione economica riconosciuta dall’istituto previdenziale ed è erogata su domanda dell’interessato. In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano l’assegno di invalidità è riconosciuto in favore di soggetti con ridotte capacità lavorative.
Per accedere alla prestazione economica è necessario che il lavoratore sia andato incontro ad una ridotta capacità lavorativa di almeno un terzo. La riduzione della capacità lavorativa può interessare sia un’infermità fisica che un’infermità mentale.
Ad ogni modo, possono accedere all’assegno ordinario di invalidità i lavoratori dipendenti, autonomi e gli iscritti alla gestione separata. Per tutte queste categorie di lavoratori, indennità economica è corrisposta dall’istituto previdenziale.
Scopriamo come funziona l’assegno ordinario di invalidità e la revisione dei requisiti, che danno accesso alla prestazione economica.
L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica mensile, riconosciuta ai lavoratori con ridotta capacità lavorativa.
L’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda all’istituto previdenziale. Chiaramente, affinché la prestazione venga riconosciuta è necessario che sussistano i requisiti previsti dalla normativa che disciplina l’assegno.
In ogni caso, l’assegno di invalidità è riconosciuto per un periodo di 3 anni ed è confermabile per altri 3 anni, qualora persistano le limitazioni lavorative.
Per verificare la permanenza della riduzione delle capacità di lavoro del soggetto, è necessario che quest’ultimo venga sottoposto ad una visita medica.
Ad ogni modo, trascorsi 3 anni dalla ricezione dell’assegno ordinario di invalidità, per ottenere la conferma il soggetto interessato deve presentare un’apposita domanda.
Dopo aver ottenuto per due volte consecutive il riscontro dell’assegno, la prestazione economica viene confermata automaticamente a prescindere dalla domanda dell’interessato.
Fermo restando che l’Inps ha la possibilità di effettuare la revisione dell’assegno, in base a quanto stabilito dall’articolo 9.
Per accedere all’assegno di invalidità ordinaria è necessario che il lavoratore sia affetto da un’infermità che riduca di almeno un terzo la sua capacità lavorativa. È altresì necessario che il lavoratore abbia maturato almeno 260 contributi settimanali di cui 156 nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda.
Per ottenere l’assegno di invalidità non occorre che il lavoratore cessi la propria attività lavorativa. In pratica, la prestazione economica può coesistere con uno stipendio o un reddito da lavoro.
Come presentare domanda di invalidità ordinaria
Come abbiamo visto, l’assegno di invalidità ordinaria è riconosciuto per un triennio. Allo scadere di questo lasso di tempo, il lavoratore non deve attendere la convocazione per la revisione, altrimenti rischia di perdere tutto.
Di fatto, è compito del lavoratore, allo scadere dei primi 3 anni, inviare nuovamente la richiesta di assegno ordinario di invalidità.
Per inviare la richiesta è necessario collegarsi al portale online dell’INPS e utilizzare il servizio dedicato. Per facilitare la presentazione dell’istanza si consiglia di accedere tramite identità digitale SPID o CIE. Bastano pochi click, per inoltrare nuovamente la domanda e garantire la continuità della prestazione economica.
In alternativa, al portale telematico, è possibile contattare l’INPS al numero 803 164 oppure 06 164 164.
Altrimenti, ci si può affidare agli enti di patronato e agli intermediari dell’Istituto che utilizzano servizi telematici dedicati.
Quando il soggetto interessato invia la domanda deve ricordare di allegare la certificazione medica, ovvero il modello SS3.
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