La Legge 104 permette ai cittadini con handicap di ottenere benefici economici e agevolazioni assistenziali. Ma come ottenere il riconoscimento?
Invalidità, disabilità, handicap, menomazione hanno lo stesso significato in relazione alla Legge 104?
L’articolo 4 della Legge 104 consente di conoscere alcuni dettagli della misura che spesso sono ignorati dai cittadini. Per esempio, esiste una differenza importante tra invalidità e disabilità anche se spesso i termini vengono utilizzato come sinonimi per praticità. Nello specifico, con riferimento alla Legge 104 la normativa parla di handicap da accertare per poter accedere ai benefici promessi. Una persona portatrice di handicap presenta una minorazione psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di apprendimento, di relazione o di integrazione sociale lavorativa, tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. L’invalidità, invece, riguarda la perdita parziale o totale della capacità di svolgere un lavoro o le attività della vita quotidiana a causa di una menomazione o di un deficit psichico, fisico o intellettivo, della vista o dell’udito.
Una persona con handicap ha diritto a specifiche prestazioni in suo favore che non dipendono dal grado di invalidità riconosciuto ma dal grado di handicap individuato. Esistono soggetti non handicappati (non hanno diritto ai benefici della Legge 104), persone con handicap senza connotazione di gravità, individui con handicap grave e soggetti con handicap superiore ai 2/3.
In base al grado si avrà diritto a prestazioni più o meno importanti. Per il riconoscimento dell’handicap e della gravità sarà necessario effettuare un accertamento. Le commissioni di riferimento sono due in base all’età del richiedente (fino ai 18 anni e dai 18 anni in poi). Per i minori sono costituite da un medico legale e due medici specialisti (per esempio dei settori neuropsichiatria infantile e pediatria). Per i maggiorenni sono integrate da un operatore sociale e un esperto del caso da esaminare.
La domanda di accertamento dell’handicap parte con la richiesta al proprio medico curante del certificato introduttivo che attesta l’infermità, le patologie e i dati personali del richiedente. Questo certificato dovrà essere inviato all’INPS per via telematica parallelamente alla richiesta di accertamento.
L’ente valuterà la richiesta e indicherà al cittadino un luogo, un giorno e un orario in cui effettuare la visita con la commissione medica incaricata ASL. Se il richiedente è impossibilitato a muoversi dalla sua abitazione potrà richiedere la visita a domicilio. Si parla di visita ma in realtà i medici si limiteranno a controllare la documentazione portata dal soggetto con handicap per poi stilare il verbale che attesterà o meno la presenza dell’handicap e il grado riconosciuto. Dall’esito dipenderà la possibilità di accedere alle prestazioni della Legge 104.
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