Spesso si potrebbe aver sentito parlarle della acrilammide, ma cos’è e perché potrebbe essere dannosa per la salute? Ecco cosa c’è da sapere in merito
In molti potrebbero dunque aver sentito parlare della acrilammide, ma che cos’è in particolare? Ecco perché potrebbe essere dannosa per la salute e si assocerebbe anche alla comparsa del cancro.
La sostanza in questione risulterebbe molto pericolosa per l’essere umano ed inoltre diverse ricerche dimostrerebbero che vi sia una correlazione tra l’esposizione a questa sostanza ed il cancro.
Inoltre, pare che vi sarebbe un maggior pericolo per i soggetti che hanno un’età compresa tra i sei ed i dodici anni. Tale sostanza inoltre si troverebbe in molti alimenti che abitualmente si consumano.
Di recente, pare sia aumentato l’allarme per l’acrilammide. Tale composto risulterebbe essere molto pericoloso per l’organismo umano. Pare, infatti, che vi sarebbe la possibilità di avere conseguenze neurologiche, citologiche ed anche una maggiore possibilità di contrarre il cancro.
Inoltre, pare che ad avere conseguenze maggiori, riguardo all’insorgenza del cancro, sarebbero i bambini. L’Unione Europea avrebbe inserito una serie di normative per le varie imprese che fanno una produzione di alcuni alimenti per evitare che la percentuale di acrilammide superi i limiti.
Chiaramente, il controllo di ogni cibo risulta essere molto complesso soprattutto quando si parla di grandi aziende. Di conseguenza sta anche ai consumatori effettuare alcuni controlli.
A proposito di alimenti ve ne sarebbero alcuni che aiuterebbero il cervello a restare sempre giovane, ma quali sono? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, l’acrilammide non si troverebbe all’interno degli alimenti se questi non fossero trattati.
La sostanza in questione, infatti, verrebbe fuori quando gli alimenti vengono cotti ed in modo particolare, gli alimenti nel mirino sarebbero quelli contenete amido. Tra questi vi è il pane, la pizza o anche i cracker. Come si può vedere, i cibi in questione vengono quotidianamente consumati.
Di solito, pare che tale sostanza tossica si formerebbe nel momento in cui gli alimenti sono sottoposti a processi di cottura con alta temperatura. Di solito, con una temperatura maggiore di centoventi gradi. O quando questi vengono fritti.
Di conseguenza, gli alimenti potenzialmente rischiosi potrebbero dunque essere sia quelli che si acquistano sia quelli che vengono preparati in casa. Tra questi, ad esempio, vi sono le patatine fritto oppure cotte al forno.
Anche il caffè potrebbe contenere tale sostanza da momento che i chicchi vengono tostati e per fare ciò si utilizza una temperatura molto alta.
Come detto, ad essere a rischio sono anche i bambini. Una ricerca resa nota lo scorso anno su Foods ha utilizzato come campioni novanta cibi che si utilizzano durante lo svezzamento.
I noti biscotti che vengono dati ai bambini tra i quattro ed i trentaquattro mesi. Secondo tale ricerca, vi sarebbe stata una percentuale molto alta di esposizione ad agenti cancerogeni. La percentuale sarebbe tra l’ottantasette per cento ed il novantaquattro per cento.
Le percentuali dunque risulterebbero essere davvero molto preoccupanti. Si potrebbe dunque pensare di ridurre alcuni alimenti che vengono dati ai bambini durante lo svezzamento.
I bambini, infatti, avrebbero possibilità più basse di combattere una sostanza tossica rispetto agli individui adulti.
Nei paragrafi precedenti vi è stata un’ampia spiegazione di come si forma l’acriammide all’interno degli alimenti ma come si può evitare di ingerirla?
Vi sono delle piccole tecniche da poter utilizzare ad esempio quando ci si reca a fare la spesa si potrebbero acquistare prodotti, come il pane, che a vista risultano essere meno cotti rispetto ad altri.
Pare, infatti, che più e scuro il colore dei prodotti da forno più vi potrebbe essere la possibilità che al loro interno vi sia la sostanza tossica in questione.
Chiaramente, tale criterio vale anche se si preparano degli alimenti in casa. È sempre meglio che questi abbiano un colore più chiaro piuttosto che risultare bruciati.
Vi sarebbe inoltre anche la possibilità di assumere la Vitamina C. Questa, secondo alcune ricerche fatte, consentirebbe di espellere in maniera più semplice il composto.
Ad esempio, se si decide di friggere un alimento potrebbe essere utile cospargerlo con molto limone. Inoltre, vi sarebbe anche la necessità di consumare broccoli ed altre tipologie di verdure.
Molto probabilmente, spesso si tende già ad avere tali abitudini ma è sempre meglio conoscere il motivo per cui si mettono in pratica. Così facendo vi è la possibilità che le buone abitudini restino nel tempo e non siano estemporanee.
Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.
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