Per chi è alla ricerca del l’investimento più sicuro d’Italia, è bene conoscere pro e contro dei buoni fruttiferi postali.
I buoni fruttiferi postali sono uno degli investimenti più sicuri in assoluto. Tra le caratteristiche che hanno reso appetibile questo strumento di risparmio ci sono: la tassazione agevolata, la garanzia dello Stato italiano e l’assenza di costi di sottoscrizione, gestione e rimborso.
Descritti in questo modo sembrano essere lo strumento di investimento migliore in assoluto. Tuttavia, prima di sottoscrivere un BFP è bene dai un’occhiata ai pro e ai contro, con particolare riferimento ai rendimenti.
I BFP sono strumenti di risparmio emessi da Cassa depositi e prestiti e collocati sul mercato da Poste Italiane. Nel corso dei decenni, questo strumento di risparmio ha saputo conquistare i piccoli risparmiatori tanto da diventare un punto di riferimento in Italia.
Tuttavia, nell’ultimo periodo i rendimenti dei buoni fruttiferi postali sono calati notevolmente facendo perdere appetibilità allo strumento.
Per poter sottoscrivere un buono fruttifero postale è necessario recarsi in uno degli uffici postali presenti sul territorio nazionale. In alternativa, è possibile sottoscrivere lo strumento di risparmio on-ine, accedendo al sito di Poste o tramite l’app BancoPosta.
Il buono fruttifero è, dunque, uno strumento che serve a vincolare delle somme di denaro e a proteggerle dal tasso di inflazione.
Uno degli effetti vantaggiosi di questo strumento di risparmio riguarda il fatto che le somme di denaro sono garantite dallo Stato italiano e, dunque, il capitale investito è protetto al 100%.
Inoltre, tra gli aspetti positivi dei buoni fruttifero postale c’è l’assenza di costi e spese di sottoscrizione, gestione e rimborso del capitale. Fatta eccezione per gli oneri fiscali.
Inoltre, coloro che sottoscrivono un buono fruttifero postale godono di una tassazione agevolata al 12,50%.
Per i buoni postali di valore superiore a 5000 euro è previsto il versamento dell’imposta di bollo.
In ogni caso, i buoni postali possono essere sottoscritti a partire da un valore nominale di 50 euro e i suoi multipli.
Il 2022 è stato caratterizzato da una crisi economica di tutto rispetto, che ha fatto lievitare notevolmente il tasso di inflazione. Per questo motivo, è stato necessario adeguare il tasso di rendimento annuo lordo dei buoni fruttiferi postali.
Grazie queste manovre è stato possibile proteggere il capitale degli investitori, che ha dovuto far fronte ad un tasso di inflazione pari al 8%.
Ad ogni modo, ci sono diverse tipologie di buoni fruttiferi postali messi sul mercato da Poste. In questo modo, si riesce a soddisfare i diversi interessi e le diverse necessità di risparmiatori. Sia in termini di durata dell’investimento che in termini di rendimento annuo lordo.
Uno dei buoni fruttiferi più interessanti è sicuramente quello dedicato ai minori, che parte da un rendimento annuo lordo del 2,50%. Lo strumento può essere sottoscritto per minori a partire da un anno e sei mesi di età. Il buono può avere una durata di circa 18 anni, maturando rendimento annuo lordo del 4,50% alla scadenza.
In alternativa, i risparmiatori hanno a disposizione il buono 4×4. Si tratta di uno strumento di risparmio che permette di ottenere rendimenti fissi e crescenti fino al 3% lordo. Il rimborso del capitale può essere richiesto in qualsiasi momento dopo 4, 8 o 12 anni.
Ad ogni modo, l’investitore al termine del quarto anno può ottenere un rendimento pari al 1% lordo. Mentre alla fine dell’ottavo anno il rendimento è dell’1,50%.
Gli investitori che chiedono il rimborso al termine del dodicesimo anno otterranno un rendimento del 1,75%. Infine, coloro che attendono la scadenza, ovvero il sedicesimo anno dalla sottoscrizione, otterranno un rendimento pari al 3% lordo.
Un altro prodotto che desta particolare interesse nei risparmiatori è il buono 3 x 4. Anche in questo caso il rendimento annuo lordo è fisso e crescente, che matura a frazione di 3 anni.
Se, invece, il risparmiatore preferisce optare per il buono ordinario potrà beneficiare di un rendimento annuo lordo del 2% al termine, ovvero dopo 20 anni.
Ecco quali sono i vantaggi legati alla sottoscrizione di un buono fruttifero postale:
Tutte queste caratteristiche rendono i BFT, l’investimento più sicuro d’Italia.
Tra i contro, relativi alla sottoscrizione di un buono fruttifero postale, c’è sicuramente il rendimento poco vantaggioso. Dopotutto, questi strumenti non hanno un elevato tasso di interesse, soprattutto nel breve periodo.
A quanto pare, infatti, sono più vantaggiosi quelli con una durata maggiore.
Dopotutto, si tratta di strumenti a basso rischio e, per definizione: minore è il rischio minore è il rendimento.
Tuttavia, anche i buoni ordinari del tesoro, ovvero in BOT, hanno un rischio simile ai buoni fruttiferi postali ma con un rendimento superiore.
Ma, in questo caso, va sottolineato che i BOT sono esposti ad un rischio di mercato che non interessa i BFP.
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