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Economia

Bonus Mobili 2023: il Governo Meloni dimezza l’incentivo

Published by
Floriana Vitiello

Dovremo dire addio all’incentivo per l’acquisto di arredamento e elettrodomestici: arriva il bonus mobili 2023.

La manovra di bilancio 2023 non ha apporto alcuna modifica alla disciplina relativa al bonus mobili. Per questo motivo, così come previsto dal vecchio esecutivo, è confermata la riduzione del palfond da 10.000 a 5000 euro.

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Dimezzando il tetto massimo che permette di accedere al bonus mobilio sale la preoccupazione delle imprese che si occupano della vendita di arredamento e cucine.

Secondo le imprese di categoria, la pesante riduzione del tetto di spesa previsto dall’incentivo per l’acquisto di mobili, arredi, accessori, illuminazione e molto altro potrebbe danneggiare il comparto.

Come verrà modificato il bonus mobili 2023? Quali saranno gli effetti sul settore dei mobilifici italiani?

Bonus Mobili 2023: addio detto di spesa da 10.000 euro

Nella legge di bilancio 2023 è stata confermata la riduzione del tetto di spesa relativo al bonus mobili 2023. Il prossimo anno, dunque, i cittadini potranno accedere ad un incentivo per l’acquisto di mobili, arredi, accessori, illuminazione e imbottiti per un valore complessivo che passa, dagli attuali 10.000 euro, a 5000 euro.

Quindi restano solo pochi giorni per accedere al tetto massimo di spesa di 10.000 euro per il bonus mobili. Perché, a partire dal primo gennaio 2023, le cose cambieranno.

Bonus Mobili: di cosa si tratta

Il bonus mobili è un incentivo che dà accesso ad una detrazione IRPEF del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+.

Per poter beneficiare del bonus mobili è necessario che l’arredamento sia destinato ad un immobile oggetto di ristrutturazione.

Per accedere al bonus mobili 2022, gli acquisti devono essere effettuati nel 2021, ma solo se l’intervento di ristrutturazione edilizia è iniziato in data successiva al primo gennaio 2020.

Per quanto riguarda il bonus mobili 2023, quello previsto per il prossimo anno, le date slittano. In pratica, gli acquisti di mobili ed elettrodomestici devono essere effettuati nel 2022 e i lavori devono essere stati avviati in data successiva al primo gennaio 2021.

La detrazione spetta per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici. Quando si parla di mobili di fa riferimento a letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie e così via.

Non possono rientrare nell’agevolazione le spese sostenute per l’acquisto di porte, pavimenti, tende e altri componenti d’arredo.

Come ottenere l’incentivo

Per ottenere l’incentivo previsto dal Bonus Mobili è necessario portare in detrazione i pagamenti effettuati con uno strumento tracciabile. Dunque, il pagamento deve essere effettuato con bonifico o carta di debito o credito.

Non sono ammessi i pagamenti effettuati con assegno bancario, contanti o altri strumenti.

È possibile accedere alla detrazione anche se il pagamento viene effettuato tramite un finanziamento a rate.

Per beneficiare della detrazione è fondamentale che il contribuente conservi l’attestazione del pagamento e le fatture di acquisto dei beni, anche se acquistati all’estero.

Novità 2023

Se per il bonus mobili 2022 i contribuenti avevano accesso ad un tetto massimo di spesa di 10.000 euro, il prossimo anno i contribuenti dovranno accontentarsi di un tetto di 5000 euro.

Anche in questo caso, è prevista una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Restano ferme le condizioni che danno accesso alla detrazione fiscale (es. metodo di pagamento, i documenti da presentare, etc.).

Ad ogni modo, per accedere al bonus mobili è necessario che il contribuente effettui l’acquisto di mobili o elettrodomestici nell’ambito di un intervento di ristrutturazione edilizia.

Di fatto, il bonus spetta per gli interventi di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di un edificio residenziale. In tal caso, ogni condomine ha diritto alla detrazione per la propria quota.

Non è possibile accedere al bonus mobili, per i lavori di manutenzione ordinaria sui singoli appartamenti né in caso di realizzazione di posti auto o box pertinenziali.

Invece, il bonus mobili spetta a chi usufruisce del bonus sisma ordinario o del super sismabonus 110%. In tal caso, la detrazione è dovuta anche se il contribuente opta per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.

Bonus Mobili 2023: l’effetto sul comparto

Dunque, il bonus mobili 2023 conserva le stesse caratteristiche di quello 2022, tuttavia è prevista una riduzione del plafond.

Con la diminuzione dell’incentivo cresce la preoccupazione delle imprese che operano nel settore dell’arredamento.

Per questo motivo, Confartigianato imprese insieme ad altre associazioni di categoria, ha inviato una nota ai capigruppo in Senato e ai leader di tutti i partiti. La nota riporta una richiesta relativa all’introduzione di un emendamento che stabilizzi la norma con l’attuale quota di detrazione.

Come affermato dalla stessa Confartigianato imprese: “A fronte di un costo non eccessivo per la finanza pubblica la stabilizzazione della detrazione avrebbe un importante effetto espansivo per le nostre imprese e per il tessuto di negozi e rivenditori presenti sul territorio, generando un gettito fiscale complessivo positivo per le casse dello Stato”.

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