Vediamo quali sono le novità legge 104 2023. Per alcune c’è già l’ufficialità, mentre per altre misure c’è ancora qualche incertezza.
In vista del prossimo anno, i titolari di legge 104 e i loro caregiver dovranno abituarsi ad alcuni cambiamenti che riguardano sia i diritti che le agevolazioni concesse dalla normativa. Alcune modifiche sono già state ufficializzate, altri invece sono ancora in discussione.
Le novità relative alla legge 104 riguardano alcune misure che approvate nel mese di agosto 2022, si tratta di disposizioni che nel 2023 diventeranno ufficiali e definitive.
Le misure in questione interessano sia i titolari di legge 104 che i parenti che li esistono. Scopriamo di cosa si tratta.
Quali sono le novità legge 104 2023? È prevista una riduzione di diritti e agevolazioni nei confronti di disabili e caregiver?
Lo scorso agosto sono state approvate delle novità che, il prossimo anno, diventeranno effettive.
Ci stiamo riferendo a modifiche che riguardano i diritti e le agevolazioni concesse dalla normativa numero 104 del 1992.
Tra le novità che hanno già ottenuto la loro ufficialità, c’è la modifica relativa ai permessi alle agevolazioni lavorative concesse per assistere il familiare affetto da disabilità grave.
In base a quanto stabilito ad agosto, potranno offrire assistenza anche le parti dell’unione civile e i conviventi di fatto. Dunque, a queste categorie di persone sarà concessa la possibilità di usufruire di tre giorni di permesso retribuito al mese e due anni di congedo, nell’arco dell’intera carriera lavorativa.
Sempre in merito ai permessi è stata apportata un’importante novità, molto attesa. Ci stiamo riferendo all’eliminazione del referente unico. In pratica, già da agosto, i permessi possono essere fruiti da due o più soggetti. Così facendo, si è voluto tutelare i caregiver, offrendo loro la possibilità di condividere l’onere della cura con altri familiari.
La condivisione dei permessi lavorativi retribuiti non comporta un aumento del periodo concesso dalla legge. In sostanza, restano salvi i tre giorni al mese per ogni singolo disabile. Tuttavia, i caregiver possono usufruire di questi tre giorni in maniera alternata.
Un’altra importante novità introdotta ad agosto e, dunque, già ufficiale riguarda i congedi parentali.
I genitori che assistono un figlio con disabilità hanno la possibilità di usufruire di congedi parentali retribuiti fino ai 3 anni per ogni singolo figlio e fino al 12° anno di età del bambino. Durante il congedo, il genitore lavoratore percepisce un’indennità pari al 30% dello stipendio.
Non è stata apportata alcuna modifica alla possibilità, per i genitori, di beneficiare di due ore di permesso giornaliero retribuito fino ai 3 anni di vita del figlio.
Un’altra importante novità riguarda la modifica delle priorità che danno accesso al congedo legge 104.
In sostanza, a partire dal prossimo anno, possono beneficiare del congedo anche i figli conviventi in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre o della madre, anche adottivi.
Invece, può usufruire del congedo uno dei fratelli o delle sorelle conviventi in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti di coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, padre o madre.
Infine, ha diritto a fruire del congedo il parente o affine entro il terzo grado di parentela (convivente) in caso di mancanza, decesso o presenza di patologie invalidanti di tutti gli altri aventi diritto.
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