La Legge di Bilancio 2023 dovrebbe includere 1,5 miliardi di aiuti alle famiglie sul fronte dell’Assegno Unico Universale.
Più soldi durante il primo anno di vita del bambino, per le famiglie numerose e maggiori aiuti per i disabili. Un pacchetto di iniziative da conoscere.
Protagonista della Legge di Bilancio 2023 sarà l’Assegno Unico ma le novità verteranno anche in altre direzioni. L’obiettivo del Governo è sostenere i nuclei familiari soprattutto se economicamente svantaggiati oppure numerosi. Le risorse stanziate dovrebbero ammontare a 1,5 miliardi di euro. Usiamo il condizionale perché si attende la trasformazione della bozza del testo in Legge prevista forse prima della fine dell’anno in corso o al massimo a gennaio dell’anno nuovo. Il pacchetto di aiuti prevede un aumento del 50% dell’Assegno Unico per il primo anno di vita del bambino e per le famiglie con tre o più figli, la riduzione dell’IVA dal 22 al 5% sui prodotti per neonati e per l’infanzia (per esempio pannolini e seggiolini per auto) e un mese di congedo aggiuntivo per la mamma retribuito all’80%. Insomma, tanti interventi interessanti volti ad aiutare le famiglie italiane in questo difficile contesto storico.
L’INPS eroga dal mese di marzo l’Assegno Unico con importi compresi tra 50 e 175 euro in base all’ISEE familiare. Poi ci sono le maggiorazioni previste, ad esempio, in caso di presenza nel nucleo di una mamma single oppure di figli con disabilità. L’Assegno si riceve fino al compimento dei 21 anni del figlio a condizione che studi o segua un corso di formazione o tirocinio.
Dal 1° gennaio 2023 arriveranno importi più alti per ogni figlio di età inferiore a 1 anno. Si tratta di un importante 50% in più che spetterà anche alle famiglie più numerose a condizione che l’ISEE risulti inferiore a 40 mila euro e che i figli abbiano età inferiore a tre anni. Anche gli importi per i figli con disabilità passeranno da 175 con ISEE inferiore a 15 mila euro a 262,5 euro e da 50 euro a 75 euro con ISEE superiore a 40 mila euro. Le tutele per i disabili, poi, non finiscono qui. Dal 2023 l’assegno diventa strutturale, senza limiti temporali.
Ai prodotti per l’infanzia verrà applicata l’IVA al 5% invece che al 22%. Vi rientrano il latte in polvere o liquido, le preparazioni alimentari con farine, semole, amidi, fecole, estratti di malto, pannolini e seggiolini per l’auto. Un notevole risparmio considerato che i costi dei suddetti prodotti sono elevati considerando l’elevato consumo.
La madre lavoratrice, poi, potrà usufruire di un mese di congedo aggiuntivo con retribuzione all’80% e non al 30%. Secondo la Legge di Bilancio 2023 potranno approfittare di questo intervento le donne che finiscono il periodo di maternità obbligatoria a decorrere dal 1° gennaio dell’anno nuovo.
Tra gli aiuti alle famiglie, infine, citiamo l’aumento dei fondi per il Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Si passerà dagli attuali 5 milioni di euro a 15 milioni nel 2023 per finanziare anche le case rifugio e i centri anti violenza.
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