Sono molte le persone che provano risparmiare magari investendo, Poste propone un buono fruttifero davvero convenente: ecco di cosa si tratta
In questo lungo periodo di crisi economica potrebbero essere in molti a voler investire una parte dei propri soldi e Poste Italiane mette a disposizione un buono fruttifero davvero molto interessate, soprattutto per quanto concerne il rendimento annuale: ecco di cosa si tratta.
Il buono fruttifero in questione e quello eredità, al momento risulta essere tra i più alti. A questo, però, non vi è per tutti la possibilità di averne accesso. Con il buono messo a disposizione di Poste Italiane, che dura per quattro anni, è possibile avere guadagno ogni anno del tre per cento.
La resa però sarà tale solamente se si rispetta la scadenza dei quattro anni. Se, invece, si fa richiesta di restituzione prima del decorso allora la somma impegnata per il buono sarà restituita, ma non vi saranno dati gli interessi maturati.
Se si mette a paragone l’interesse dato dal buono in questione rispetto agli altri offerti da Poste, allora può vedere alla convenienza di questo. Ad esempio, se si prende in considerazione il quattro per quattro, il tre per cento sarà dato solamente al tredicesimo anno.
Inoltre, durante i quattro anni iniziali l’interesse non va oltre 1.5 per cento ogni anno. La Soluzione Eredità, però, non può essere richiesta da tutti.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, come anticipato l’acceso al buono fruttifero in questione non è per tutti, ma allora chi può usufruirne? Vi è la possibilità di accedere al buono solamente chi ha un procedimento successorio finito.
Ciò significa che il soggetto interessato deve aver ereditato un buono da una persona trapassata. Questo, quindi, aveva anch’esso fatto un buono alle Poste. Ciò significa che l’iter di successione è terminato.
In più, vi sono comunque delle tempistiche da rispettare. Vale a dire che è possibile accedere a tale soluzione entro novanta giorni dal termine dell’iter di successione.
Vi è dunque una convenienze del buono fruttifero soluzione eredità rispetto agli altri proposti ai diversi clienti interessati.
Vi è dunque possibile fare un confronto, ad esempio con i BTP, questi hanno una scadenza al 12.2026. Si parla comunque di Buono Tesoro spalmabile su più anni, quattro per la precisione, e la rendita è del tre per cento lorda se si arriva a scadenza.
Vi sono conti che danno la possibilità di avere un tasso di interesse al 3.5 per cento ogni anno se si vincola una parte del denaro. Bisogna però tenere a mente una cosa importante, cioè che le somme in questione sono soggetti alle tasse.
Di conseguenza, potrebbe essere utile fare un confronto tra il buono postale e quello statale. Di conseguenza, se il buono del tesoro e quello postale hanno una tassazione del 12.5 per cento, per il conto vi è un costo del ventisei per cento.
Ovviamente è molto importante chiedere consiglio ad un esperto in materia prima di procedere per qualsiasi investimento.
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