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AmazonMp3 è il portale che il colosso condotto da Jeff Bezos ha pensato per scaricare musica legalmente dal web senza dover passare da store proprietari. Incluso iTunes di Apple: Cupertino impara così a conoscere il significato della parola “concorrenza” grazie a questo progetto che prevede un negozio virtuale di musica in alta qualità che può essere visitato passando dal browser montato sullo smartphone (iPhone), sul lettore multimediale (iPod Touch) oppure sul tablet (iPad) senza dover per forza transitare da iTunes. I vantaggi? Per l’utente un costo minore su canzoni e album, per Amazon la possibilità di evitare di dover versare il 30% dei ricavi ad Apple. Che sgarbo per i californiani.
Apple finora ha monopolizzato la possibilità di acquisto di musica da iPhone, iPad o iPod Touch grazie a iTunes. Grazie all’immenso catalogo messo a disposizione e grazie soprattutto alla chiusura a concorrenti esterni, Cupertino ha potuto navigare in un mare privo di qualsiasi pericolo. Almeno finora: Amazon è sempre più intenzionata a mettere più bastoni possibili tra le ruote dei connazionali e AmazonMp3 è solo l’ultimo “sgarbo”. Da non dimenticare, infatti, la presentazione dei tablet Amazon Kindle Fire 1 e 2 che si mettono in chiara competizione con iPad e iPad Mini soprattutto. Ma dall’hardware ci si è spostati al software.
AmazonMp3 mette a disposizione un totale di 22 milioni di brani scaricabili dal dispositivo visitando direttamente la url del portale.
Può sembrare una cosa da poco, ma non lo è: finora si poteva soltanto acquistare e scaricare musica legalmente da iTunes (premendo sul touchscreen sull’apposita icona in homescreen) ai prezzi e alle condizioni dettate da Apple. Altrimenti si doveva per forza di cose passare da mercati “clandestini” e non autorizzati. Ma con AmazonMp3 non sarà più necessario: basterà visitare il sito, scegliere la canzone e pagare con la carta di credito per poi scaricare direttamente in libreria musicale il contenuto.
I vantaggi per gli utenti (per ora solo americani, in futuro dovrebbe arrivare anche da noi) sono prezzi più bassi visto che basteranno 69 centesimi per una canzone e 5 dollari per un album (contro mediamente i 99 centesimi e 9 dollari di iTunes) mentre per Amazon non sarà necessario versare il 30 per cento dei ricavi a Apple. Un tornaconto non da poco per il colosso, mentre per Cupertino non si potrà fare altro che prendere atto di questa concorrenza legittima e molto attesa che potrebbe così aumentare qualità e offerte a tutto vantaggio dei consumatori. Amazon ha recentemente presentato anche AutoRip che permette di ricevere gratuitamente una copia digitale del CD acquistato.